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Acquisti delle strenne: il decalogo per non farsi truffare

Acquisti delle strenne: il decalogo per non farsi truffare

Falsi siti di vendita, pacchetti vacanze da sogno, prezzi scontatissimi: attenzione agli specchietti per le allodole

A 3 giorni dal Natale, probabilmente la maggioranza degli Italiani ha già provveduto a comprare i regali da consegnare a parenti e amici.
Ma, altrettanto probabilmente, non sono pochi quelli che, tra mille impegni, si ridurranno all’ultim’ora per gli acquisti delle strenne.
E una buona parte di questi “Babbi Natale dell’ultimo minuto” si affiderà ai siti di shop on line, per la rapidità e i prezzi convenienti: sicuramente comodi, ma che richiedono ancora qualche accorgimento per evitare di incappare in spiacevoli truffe.
Ecco perché la Polizia Postale ha stilato una sorta di “decalogo di consigli” per acquistare su internet in totale sicurezza, anche di fronte al dilagare del phishing e dello smishing, ovvero il furto di dati e informazioni attraverso in particolare e-mail, sms o inviati su altre piattaforme di messaggistica come Whatsapp, ma non solo.
“Sul web – spiega anche un video postato su Twitter dalla Polizia di Stato – compaiono improvvisamente falsi siti di vendita di alberi di Natale, di regali, di pacchetti di vacanze da sogno a prezzi scontatissimi. La Polizia Postale e delle Telecomunicazioni raccomanda massima prudenza”.

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Il “decalogo” per gli acquisti sicuri

Oltre che sui profili social ufficiali e su sito e portale della Polizia di Stato, consigli e suggerimenti sono inseriti in un opuscolo realizzato dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lazio. Per avere qualsiasi informazione, si può comunque anche scrivere a www.commissariatodips.it
La prima regola del vademecum da seguire per prevenire le brutte sorprese è allora quella di diffidare sempre di offerte eccessivamente vantaggiose.
“È preferibile acquistare – suggerisce lo stesso video – da siti ufficiali o già conosciuti, utilizzando in ogni caso una carta prepagata”.
Se poi si naviga da smartphone o tablet è preferibile farlo utilizzando le app ufficiali.
E se si decidesse di acquistare per la prima volta da un sito in precedenza mai frequentato?
Il consiglio, in questo caso è quello di “controllare, attraverso un comune motore di ricerca, le recensioni pubblicate da altri utenti e di verificare il feedback di gradimento del venditore”.
Il sito, inoltre, deve avere gli stessi riferimenti (come partita Iva e indirizzo fisico) dei negozi “veri”.
Un altro suggerimento generale della Polizia Postale è quello di “accertarsi che sul sito sia presente la politica di reso e un numero di servizio clienti attivo, prima di procedere all’acquisto del prodotto scelto”. Prima di tutto, in ogni caso, è bene usare software, browser e un antivirus completi e aggiornati. E dubitare di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma, di chi ha troppa fretta di concludere l’affare e degli annunci ricevuti tramite e-mail ambigue.

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Le truffe online

Il sempre maggior ricorso dei cittadini alla rete, del resto, si è accompagnato in parallelo alla diffusione delle truffe online.
Tra il 2020 e il 2021, ha sottolineato uno studio degli analisti di InvestinGoal, l’Italia, pur restando uno dei Paesi meno colpiti dal fenomeno, è lo Stato europeo che ha registrato la maggior crescita, con una perdita pro capite stimata attorno ai 2 mila euro.
Altroconsumo ha registrato, tra agosto 2020 e luglio 2021, 77.621 truffe riferibili al cybercrimine (+16%), con 156,6 milioni di euro di danni stimati e 1,3 persone su 1.000 che hanno subito un episodio di questo tipo (tra gli altri Paesi, l’incidenza è in molti casi superiore, come ad esempio in Svezia, dove si attesta a 14 persone su 1.000).
Nel più recente report annuale della Polizia di Stato, riferito sempre al 2021, phishing, smishing e vishing (il phishing effettuato attraverso una telefonata) sono aumentati del +27%, con oltre 18 mila casi di furto di credenziali per l’accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito o di chiavi private di wallet di criptovalute.
E, nei primi undici mesi del 2022, la Polizia Postale ha trattato più di 14mila casi di truffe online. Di queste, oltre il 60% è riferibile alle truffe in commercio elettronico, per l’acquisto di beni e servizi immobiliari legati all’affitto di case vacanze fantasma. Il totale delle somme sottratte in questi ambiti criminali sfiora i 9 milioni di euro, con oltre 2.500 persone denunciate.

Alberto Minazzi

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