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Zio Ueb, la sketch serie di "Marco e Pippo" al Festival del Cinema

Zio Ueb, la sketch serie di "Marco e Pippo" al Festival del Cinema
Marco e Pippo, Zio Ueb

 Il corto seriale del Trio Comico “Marco e Pippo”

Ve li ricordate tutti Marco e Pippo, “l’unico duo che è un trio” vero?
Con i loro spettacoli di teatro cabaret che fondono dialetto veneto e italiano dando vita a un linguaggio allusivo e a tratti surreale, li abbiamo visti un po’ in tutte le piazze del nostro territorio.
Ebbene, “Marco e Pippo” sono approdati anche al Lido di Venezia, dove, nall’ambito delle 77° edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, hanno presentato un loro nuovo prodotto: Zio Ueb.
Un nuovo step per la loro comicità, che parte da un particolare periodo di ispirazione, quello del lockdown, durante il quale “il web è diventato un compagno di viaggio quotidiano”.

Zio Ueb

Zio Ueb inaugura una nuova stagione. Non è infatti solo un prodotto, ma un’idea a lungo termine che, per il trio padovano, funge da ponte tra il loro modus operandi attuale, più regionale veneto e un territorio più ampio come quello nazionale.
Dieci puntate da 6/7 minuti l’una, per costruire una sketch comedy accattivante che si proietti potenzialmente anche in una seconda stagione futura di cui non viene esclusa la realizzazione.

"Marco e Pippo", l'unico duo che è un trio
“Marco e Pippo”, l’unico duo che è un trio

Come in tutti i gruppi comici che si rispettino, oltre all’esilarante trio, nel cast sono presenti svariati altri personaggi, in particolare quello della modella Ariadna Romero e i 2 attori televisivi Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli.
Come lo stesso titolo della serie suggerisce, Zio Ueb verrà reso pubblico da Ottobre 2020 tramite le piattaforme online del gruppo.

Un nuovo spettacolo televisivo

Marco, Pippo e Gaetano sono tre creativi del mondo della tv alla ricerca di una nuova idea per una trasmissione nella piccola tv dove lavorano, andando a presentare il mondo delle tv e i numerosi personaggi del loro ufficio”

Questa sinossi ha un che di familiare: potenzialmente la ricerca di una nuovo spunto creativo rappresentata in modo comico racconta qualcosa di vero, un momento realistico nella carriera degli artisti dello spettacolo come il trio padovano.
Una storia che fa emergere sia gli aspetti veritieri della difficoltà di avere ispirazioni creative, sia lo spirito spigliato della comicità sana e spontanea di un gruppo di attori amati in tutto il Nord-est.
Seppur la trama possa sembrare un continuo ripetersi di sketch comici, in realtà la struttura narrativa dell’intero racconto è un excursus incalzante, con una struttura logica ben definita.

L’idea di rendere il proprio lavoro un prodotto nazionale, che può varcare le soglie regionali, non deve però spaventare i fan più legati al trio delle origini: l’idea di una comicità veneta resta ben radicata nella loro mente “Il veneto è così: sorprendentemente attraente, con un DNA che ride e che fa ridere”.
Il duo che è un trio ne è l’emblema. ” E di Venezia?” “Che dite del fatto di essere qui, che dite di Venezia”. La risposta non poteva che essere quella data “: Venezia? Umida, ma bea!”.

 

 

 

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