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Voli: in Europa, per la prima volta, si torna ai dati pre-Covid

Voli: in Europa, per la prima volta, si torna ai dati pre-Covid

A luglio 2023, nonostante i problemi legati al meteo, il traffico aereo ha superato quota un milione: lo sottolinea l’ultimo rapporto di Eurocontrol

In un anno, tra i mesi di luglio del 2022 e del 2023, il numero di voli effettuati in Europa è aumentato mediamente del 7%, tornando a superare il milione.
Una soglia importante non solo dal punto di vista psicologico, ma anche perché è la prima volta da settembre di 4 anni fa, e quindi dopo la pandemia, che nel continente si è tornati su questi livelli di traffico aereo. Anzi, in circa metà dei Paesi sottoposti a monitoraggio, e in particolare in quelli dell’Europa sud-orientale, i livelli sono addirittura superiori a luglio 2019.

I dati sono certificati nell’ultimo report di Eurocontrol, l’ente europeo per il controllo del traffico aereo, che si occupa del monitoraggio e dello sviluppo dell’efficienza del sistema.
È motivo di ottimismo, per gli operatori, anche il fatto che la performance è stata possibile nonostante le condizioni meteo avverse, da cui sono derivate problematiche come cancellazioni e dirottamenti, che hanno causato notevoli disagi alle rotte aeree. Un esempio di questo arriva proprio dall’Italia, dove il terminal di Catania è stato bloccato dalle conseguenze dell’incendio del 17 luglio.

Più voli nonostante le condizioni meteo

Le condizioni atmosferiche estreme e i temporali hanno inciso sulla gestione dei flussi aerei, fa notare Eurocontrol, anche sotto forma di ritardi, che sono risultati oltre 2 volte e mezzo superiori a quelli registrati a luglio 2022. In questa prospettiva, l’impatto principale ha riguardato, tra i Paesi, la Germania, l’Ungheria e la Serbia, mentre, per quanto riguarda gli aeroporti, il più penalizzato dal meteo, insieme agli scali tedeschi di Francoforte e Monaco, è stato il britannico Londra Gatwick.

Considerando le condizioni atmosferiche avverse, la media di ritardi è dunque leggermente salita, passando da 3,9 a 4,1 minuti per volo. Escludendo l’impatto del meteo, Eurocontrol sottolinea però che, nonostante l’aumento del traffico pari al 7%, si è registrata una riduzione di quasi un quarto, attestandosi ad appena 2,5 minuti per volo, con i ritardi di gestione che “costituiscono solo una piccola parte dei ritardi totali subiti dai passeggeri”. Complessivamente, il quadro dei ritardi nella programmazione delle compagnie aeree e dei ritardi a terra, pur con un leggero miglioramento rispetto allo stesso mese del 2022, rimane comunque ancora sotto il livello del 2019.

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Tag:  aerei