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Emanuele Conte, il cantante della gioia, a Musica Contro le Mafie

Emanuele Conte, il cantante della gioia, a Musica Contro le Mafie
Emanuele Conte

Il giovane trevigiano presenta Ridono, un brano sull’accettazione di sé stessi, con cui vuole mandare un messaggio di positività a ognuno di noi

Emanuele Conte, giovane cantante trevigiano, già protagonista, nel 2018, di un’esibizione davanti a Papa Francesco in Piazza San Pietro, partecipa all’undicesima edizione del Premio Musica Contro le Mafie promosso dall’Associazione Libera.
Quest’artista, appena ventritreenne, presenta il suo brano inedito, Ridono, in un concorso partecipatissimo dove musicisti di tutta Italia, si contenderanno fino al 22 novembre 2020 il favore del pubblico votante, cercando di accedere alla Top10 della fase finale della competizione.
Questo premio rappresenta un trampolino di lancio per tutti quegli artisti che non sono legati alle tematiche mainstream della musica moderna.
Il Premio Musica Contro le Mafie è un concorso che promuove i messaggi positivi. Non è monotematico (non è richiesta l’esplicita tematica della Lotta alla Mafia) ma aperto a tutti quei temi di valorizzazione dei pregi o, come ci ha detto lo stesso Emanuele, di “globalizzazione delle buone azioni”.
Il giovane cantautore, in questo momento, è il cantante veneto con più voti ricevuti.

Il giovane cantante trevigiano Emanuele Conte
Il giovane cantante trevigiano Emanuele Conte canta per Papa Francesco

Ridono, contro il body shaming

Ridono è una canzone che parla di body shaming, di accettazione dei propri difetti, che parla di difficoltà date dal giudizio degli altri.
“Non è una canzone che nasce da situazioni particolari. Non racconta di atti eclatanti di bullismo o di violenza. È un brano che ha come obiettivo quello di parlare di situazioni comuni, quotidiane. Deve parlare di quando ci sentiamo in difetto sotto il giudizio degli altri -spiega Emanuele -. Essere sé stessi non è facile: perché quando ti racconti, devi rientrare nei parametri degli altri”.

Emanuele Conte, il cantautore della positività

La chiave, però, resta quella della positività. “Dobbiamo capire che non siamo soli a superare le nostre insicurezze”, dice ancora Emanuele.
In un mondo di piercing e tatuaggi, di canzoni spesso dal linguaggio forte e dai suoni aggressivi, Emanuele si presenta con un viso pulito, un sound classico e dei testi dal forte coinvolgimento emotivo.
“Quando scrivo, non penso di essere il bravo ragazzo. Voglio essere vero – rileva il giovane artista -. Parlo di ciò che sono e di chi mi sta attorno”.
Un elemento che spiega ancora meglio quale ruolo possa giocare un artista come Emanuele nella scena musicale italiana è la scoperta dell’origine del brano Ridono: una canzone pensata con il Liceo Statale Duca degli Abruzzi di Treviso per un progetto di sensibilizzazione dei ragazzi sui temi del bullismo e del cyberbullismo.

Musica Contro le Mafie e i progetti per il futuro

“Musica contro le Mafie è un modo concreto per sensibilizzare i giovani su questi temi. Un progetto con finalità in cui mi rispecchio molto – dice -Le Associazioni come Libera, come altre figure straordinarie, si sono battute portando in primis messaggi di grande speranza”.
In un periodo in cui alcune tematiche sembrano passate in secondo piano rispetto all’emergenza sanitaria in corso e alle conseguenze anche economiche del Coronavirus, Emanuele Conte punta invece proprio su quelle, “che “sembrano scomparse ma in realtà sono ben vive”.
Lo farà ora con un nuovo piglio, frutto della riflessione e della nuova ispirazione che, durante il lockdown, “mettendolo davanti a se stesso”, come racconta lui, lo ha portato a ideare nuovi progetti futuri.

 

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