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Veneto resta bianco solo per area non critica

Veneto resta bianco solo per area non critica

Un’incidenza settimanale di 317,1 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti (a fronte di un limite di 150 per il passaggio di zona). Un’occupazione delle terapie intensive che raggiunge la percentuale del 10% (con cui si passa dal bianco al giallo). Un Rt a 1,39. Ma, per fortuna, un’occupazione dei posti ospedalieri in area non critica all’8%, quando la soglia tra la fascia bianca e quella gialla è fissata al 15%.
«Pur avendo questa settimana superato 2 parametri su 3, restiamo ancora bianchi. Ma siamo appesi a un filo e quindi c’è preoccupazione» ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia, facendo il punto della situazione della pandemia in regione.

Il commento di Zaia

Il governatore non ha escluso, se il trend non cambierà, anche il rischio di arrivare in prospettiva anche all’arancione.
Intanto, ha ricordato che il passaggio in giallo significa soprattutto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto («Io lo consiglio comunque, se ci sono assembramenti: io, come molti, lo faccio, anche in palestra», ha rivelato Zaia), la riduzione della capienza dei luoghi di spettacolo al 50% e quella dei posti al tavolo al ristorante a 4 persone, «cosa non da poco, nel momento delle festività natalizie».

«Arriviamo qui – ha quindi aggiunto – non perché i vaccini non abbiano funzionato, perché, ad esempio, nella fascia tra 60 e 69 anni sono i non vaccinati a riempire gli ospedali». Ancora una volta, allora, l’appello del presidente va a chi ha deciso di non vaccinarsi: circa 656 mila persone sopra i 12 anni, in Veneto, di cui almeno 590 mila in età lavorativa. «È questa – conclude – la vera sfida, la soluzione per svuotare gli ospedali. E le terze dosi riducono drasticamente il rischio di ospedalizzazione».

La campagna vaccinale

Nelle ultime 24 ore, in Veneto sono state somministrate 42.054 dosi, di cui 37.610 booster, che hanno portato il totale delle terze dosi a 593 mila su un totale di 7,864 milioni. Spiccano le 2.910 prime dosi, con una crescita andata oltre il raddoppio rispetto allo stallo attorno alle 1.200 dosi di qualche settimana fa. «Finalmente – annuncia Zaia – tra chi ha ricevuto una o due dosi siamo arrivati all’86%».
Sul fronte della prossima vaccinazione degli under 12, il presidente del Veneto ritiene quindi fondamentale tenere aperto il canale preferenziale con i pediatri. E, a proposito di novità, Zaia vede con favore le ultime decisioni del commissario Figliuolo riguardo ai tamponi. «Noi siamo fortemente sotto pressione – ha sottolineato – perché facciamo contact tracing (98.015, con 3.116 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, con incidenza al 3,18%, ndr). Ben venga quindi la decisione di mandare squadre aggiuntive».

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