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Territorio metropolitano unito per la Zona Economica Speciale

Territorio metropolitano unito per la Zona Economica Speciale

“Da oggi, quella che era una proposta di Confindustria diventa una proposta dei cittadini, delle categorie e di chi rappresenta questo territorio”.
Le parole di Vincenzo Marinese, presidente degli industriali di Venezia e Rovigo, spiegano bene il senso della lettera di intenti firmata oggi a Ca’ Farsetti.
Con il documento, che sarà ora inviato a Roma, si richiederà al Governo di avviare entro il 31 dicembre il procedimento per il riconoscimento della Zona Economica Speciale (ZES) nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo.

 

TUTTI INSIEME PER LA ZES

 

Un’idea, quella lanciata qualche settimana fa dall’ assemblea di Confindustria, che convince anche la gente comune.
Ma sono prima di tutto le istituzioni ad aver fatto squadra.
Un segnale importante è che, oltre a 19 Comuni della provincia di Rovigo, a voler firmare la lettera siano stati anche i Comuni di Jesolo, Portogruaro e San Donà di Piave, che pure non ricadranno all’interno della Zes.
“Ma hanno capito -ha rilevato il presidente di Confindustria-che questa è un’opportunità di attirare investimenti e creare occupazione e valore aggiunto sull’ intero territorio metropolitano”.

 

La firma del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sulla lettera di intenti a favore della Zes

 

LA PAROLA AL GOVERNO

 

A firmare il documento sono state anche le associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio, CNA, Confesercenti). Ugualmente hanno fatto la Provincia di Rovigo e, soprattutto, i prefetti di Venezia e Rovigo, cioè i rappresentanti territoriali dello Stato. Che hanno garantito il loro sostegno. “Che la Zes sia un volano per le aziende – ha dichiarato Maddalena De Luca, prefetto di Rovigo – è risaputo; ma io ritengo che, per le nostre autonomie territoriali e per i nostri sindaci sia un’opportunità da non perdere. Un’opportunità che guarda al futuro per trasformare le fragilità in successi. Seguirò quindi questo progetto, anche personalmente, in sede governativa”.
“Lo Stato – gli ha fatto eco il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto – non può non essere qui, da questa parte del tavolo. Guai se non sostenesse questa iniziativa: lo faremo in tutte le sedi. Perché la Zes non è la panacea di tutti i mali per far ripartire l’economia, ma un’opportunità per il nostro territorio che non possiamo permetterci di perdere perché se non c’è economia, non c’è niente”.

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