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TRASPORTATORI DI SPERANZA

TRASPORTATORI DI SPERANZA


La salute di molte persone viaggia nelle loro mani: sono i trasportatori sanitari. Una professione del tutto particolare raccontata da Airchip, azienda veneziana specializzata nel settore
Quando si pensa ad aziende che svolgono servizio di spedizioni e consegne, è scontato collegare queste due azioni ai “normali” corrieri. Pochi sanno invece che ci sono aziende specializzate in consegne del tutto particolari. È questo il caso dell’azienda veneziana Airchip, punto di riferimento del territorio nell’ambito dei trasporti sanitari, ovvero nell’effettuare trasporti per conto di strutture ospedaliere e centri di analisi. Un compito di grande responsabilità, un anello della catena sanitaria ignorato dai più ma che può essere determinante per la vita di moltissimi pazienti: un’attività imprenditoriale che ha non pochi risvolti sul piano umano . Fondata nel 1993, Airchip ha svolto il suo primo servizio di trasporto sanitario nel 1995 ed è stata la seconda azienda a farlo in tutta Italia.
«Ricordo ancora quando ci arrivò quella prima incredibile richiesta – racconta Claudio Zuin, titolare assieme a Silvia Semenzato di Airchip – ricevemmo, infatti, la chiamata del Professor Rota per conto della Banca degli Occhi, che in quel periodo era da poco operativa sul nostro territorio, che ci richiedeva un trasporto di cornee. All’epoca eravamo semplici corrieri per pacchi e, in un primo momento, non ce la sentimmo di assumerci una simile responsabilità. In quegli anni quel genere di trasporto avveniva per mezzo di un contenitore in sospensione su liquido e se si fosse inclinato oltre i 45 gradi le cornee sarebbero state compromesse. Non è difficile immaginare il nostro timore di fronte a una simile richiesta. La Banca degli Occhi non riuscì a trovare nessuno e di fronte alla loro insistenza decisi di prendermi la responsabilità del trasporto e lo effettuai personalmente. Ricordo ancora con quanto scrupolo e quanta attenzione ad ogni singolo movimento mi presi cura di quel pacco, conscio che per la persona che lo aspettava il suo contenuto era indispensabile. Per la nostra attività fu la svolta».
Da quel momento avete quindi iniziato a specializzarvi in questo genere di servizi? «Svolgiamo questo servizio per la Banca degli Occhi, per la Banca dei Tessuti, ULS8, ULS9, il Policlinico San Marco, l’Ospedale Villa Salus e molti centri privati di analisi, per un totale di oltre 300 trasporti sanitari al mese – spiega Silvia Semenzato – tutte queste strutture riconoscono in noi il partner ideale per questo genere di servizi che di fatto hanno direttamente a che fare con la salute e la vita delle persone. E’ un lavoro che ovviamente ci impone di essere operativi sette giorni su sette, ventiquattr’ore su ventiquattro ma è anche una professione che ci dà soddisfazioni impagabili sul piano umano».
Ce le potete spiegare? «Le strutture sanitarie ci richiedono trasporti di vario genere che vanno dai tessuti per biopsie alle cornee, da tessuti ossei a valvole cardiache fino anche a organi per trapianto. In quest’ultimo caso ci capita di effettuare la consegna e incrociare i parenti del paziente in attesa del trapianto. Quando ci vedono arrivare capiscono subito che stiamo trasportando la speranza di vita per la persona a loro cara. Sono sensazioni che si fa fatica a descrivere ma che ci ripagano, prima ancora che dei tanti sacrifici che facciamo. Essere operativi ad ogni ora per 365 giorni l’anno significa infatti che per noi non esiste Natale o Capodanno da passare con parenti e amici e significa anche che quando arriva la chiamata, qualsiasi ora sia, bisogna prendere e organizzare la partenza perchè il più delle volte non c’è tempo da perdere. Fortunatamente possiamo contare su una squadra composta da 20 persone che hanno sposato questa mentalità e possiamo contare inoltre su 8 mezzi e 2 barche che ci danno tutta l’affidabilità necessaria per trasporti assolutamente delicati».

Riuscite sempre a far fronte alle richieste? «A volte ci chiedono dei veri e propri miracoli – racconta Claudio Zuin – ricordo che una volta ci chiamarono all’ora di pranzo per effettuare un trasporto da Bologna a Cagliari che doveva essere svolto entro sera. C’era la vita di un bambino da salvare e tra di noi capimmo subito che dovevamo farcela anche se sembrava quasi impossibile. Ci riuscimmo, arrivando a destinazione addirittura alle 17.00 e lo stress psicologico di quella giornata fu subito cancellato da una soddisfazione enorme».
Cos’altro fa Airchip? «Airchip non fa solo questo perchè come detto siamo nati come azienda di trasporti generica e svolgiamo anche tutta una serie di altri servizi che vanno dalla riconsegna dei bagagli disguidati per conto delle compagnie aeree, al trasporto urgente delicato e dedicato, trasporti lagunari a Venezia, trasporto e installazioni d’arte e allestimento stand all’interno della Biennale. Per questo motivo, oltre alle strutture ospedaliere sopra citate, tra i vari clienti abbiamo anche Airfrance, Klm, Delta, Lg e Coop tanto per citarne alcuni».
DI PIETRO POLO
 

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Tag:  salute, trasporti