Boom di prenotazioni in montagna, stranieri nelle città d’arte
Sono ben 10,3 milioni, secondo Confcommercio, gli italiani che stanno preparando la valigia per spostarsi dal luogo di residenza e trascorrere il Capodanno in un altro località della nostra penisola o all’estero.
Federalberghi calcola che per la fine dell’anno circa 5 milioni e 400 mila concittadini trascorreranno una vacanza in Italia, mentre Assoturismo per l’intero periodo delle feste valuta 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali. Dato che registra un incremento dell’8,1% rispetto al 2021.
Numeri che fanno ben sperare e che stanno riportando il turismo ai livelli pre-pandemia.
Il ritorno degli stranieri in Italia, raddoppiano gli statunitensi
La crescita di presenze, rileva uno studio di Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) su dati Fordwordkeys, è trainata dall’incremento degli stranieri,che registra un +19,5% e in alcune città d’arte sono tornate ai livelli del 2019. Le prenotazioni internazionali verso l’Italia tra la settimana prenatalizia e il fine settimana dell’Epifania segnano un aumento del 57,3% rispetto allo stesso periodo 2021-2022.
Sono in buona parte dei casi statunitensi, raddoppiati rispetto allo scorso anno, +48,9%.
La percentuale di americani sfiora il 21% sul totale degli arrivi esteri previsti.
Seguono prenotazioni dalla Germania con +22,2% e Regno Unito con +34% con un’incidenza rispettivamente del 9,8% e del 7,9% sul totale. Roma è in testa sulle mete preferite, destinata ad accogliere circa il 45% dei visitatori internazionali totali, l’82% in più rispetto allo stesso periodo 2021-2022.
La Capitale, Milano e Venezia destinazioni top dall’estero
Sono soprattutto le città d’arte ad attirare gli stranieri.
La top position delle preferenze è occupata dalla Capitale, seguita da Milano.
Il capoluogo lombardo è in crescita del 63,9% con una quota di arrivi aeroportuali pari al 27%.
C’è poi Venezia, +30,2% con il 9% sul complessivo. E se lo scorso anno il livello di occupazione massimo era al 36,5%, per l’ultimo giorno dell’anno è atteso al 60%.
Dando un’occhiata alle prenotazioni aeree internazionali, l’Italia si posiziona al terzo posto come destinazione europea preferita dopo Spagna e Francia, mentre risulta quella con il più alto tasso di occupazione camere.
Il vero exploit a Roma è comunque previsto per Capodanno quando la percentuale arriverà all’85%, in aumento del 3% rispetto al 2019.
Per Confindustria Alberghi le strutture ospiteranno l’8% in più di nostri connazionali e il 15% in più di stranieri.
Buoni anche i dati per l’Epifania con un +5%. Risultati migliori anche per Milano e Firenze che arriveranno al 75% e 65% di camere prenotate.
Bene anche al Sud dove, per fare un esempio su tutti, Siracusa vanta un 30% in più di presenze rispetto al 2019.
Il boom della montagna
Un vero e proprio boom di presenze per il fine anno 2022 lo registra la montagna, in particolare l’arco alpino con le piste aperte e sempre più piene di sciatori.
Gli italiani hanno dunque voglia di ritornare a indossare gli sci e rilassarsi tra la neve nonostante l’aumento generale dei prezzi sia degli impianti che dei ristoranti e alberghi.
Nelle regioni storiche sciistiche dal Friuli Venezia Giulia al Piemonte, Veneto, Val d’Aostae Trentino Alto Adige, secondo Confindustria Alberghi, la montagna è stata presa letteralmente d’assalto tanto che per l’ultimo dell’anno le camere sono sold out. Per chi proprio non vuole rinunciarvi qualche speranza rimane per l’Epifania. In quel periodo le prenotazioni si attestano intorno al 70% dell’offerta.
