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Attimi che fanno la differenza: la passione dei cronometristi in mostra

Attimi che fanno la differenza: la passione dei cronometristi in mostra
velocimetro

Pronti, partenza…via! Quante volte, assistendo ad una gara di velocità, ci siamo emozionati ammirando lo scatto dei nostri atleti preferiti.
Eppure, non sempre ci rendiamo conto che a fare la differenza per arrivare al podio può essere quel millesimo di secondo in più.
Per fortuna, c’è chi osserva anche per noi e ha imparato a calcolare il tempo con precisione e occhio critico: si tratta dei cronometristi veneziani che proprio nel mese di settembre 2020 celebrano i loro 80 anni di attività.
Per festeggiare questo glorioso traguardo, l’ASD cronometristi della provincia di Venezia ha organizzato una mostra intitolata “Ieri e oggi”: in vetrina, le apparecchiature utilizzate per il cronometraggio, tra pezzi che hanno fatto la storia e novità brevettate proprio dall’associazione. Ecco cosa abbiamo scoperto…

Non chiamatelo lavoro: essere cronometrista è una vocazione

Tutto parte dalla passione per lo sport e non è un caso che molti cronometristi siano sportivi a loro volta.
Osservare da vicino una determinata disciplina, conoscerne i regolamenti e poi imparare ad utilizzare gli strumenti per il cronometraggio sono i tre ingredienti che compongono la ricetta per il cronometrista perfetto che, a detta dello stesso presidente dell’associazione, Pino Berton, “Deve esserci in tutti gli sport in cui il tempo è determinante”.
Atletica e nuoto, certamente, ma anche competizioni automobilistiche o sci, per esempio. Uniche eccezioni sono il calcio e la pallacanestro (dove ci sono dei cronometristi specializzati che si formano direttamente in America).

Tra gli sport che richiedono un attento lavoro dei cronometristi ci sono le gare di kart
Tra gli sport che richiedono un attento lavoro dei cronometristi ci sono le gare di kart

Come si diventa cronometrista? Ce lo racconta una delle giovanissime esperte dell’associazione

Uno dei problemi dell’associazione è quello di trovare nuove leve.
Se è vero che è facile lasciarsi entusiasmare da questo tipo di attività, è anche vero che non tutti sono pronti ad affrontare il percorso necessario per diventare cronometristi di professione. “Grazie alla collaborazione con alcune scuole della provincia” ci spiega sempre il presidente Berton “è stato possibile far conoscere la nostra attività e da lì trovare nuove reclute”.
Tra queste c’è anche Elena Orlando, che ha conosciuto l’associazione proprio durante un incontro nel liceo in cui studiava e adesso lavora come ufficiale.
Tra i vari eventi cui ha già partecipato ci sono competizioni di spessore come la regata storica e le gare di rally a Scorzé.

rally
“Mi sono piaciute sin da subito le strumentazioni che ho visto a scuola: dopo aver osservato come vengono usati i cronometri (che non sono i classici orologi che si immaginano appesi al collo) ho capito che volevo saperne di più. All’inizio, era un modo per avere dei crediti scolastici ma poi è diventata una passione.”
Elena ha dapprima sostenuto un esame per diventare allieva dell’associazione e poi, dopo un anno, ha sostenuto l’esame per diventare ufficiale.
Questo secondo step permette di ottenere un patentino con cui è possibile lavorare in tutto il mondo come cronometrista ed è quello che fanno gli associati dell’ASD veneziana: dall’Italia all’Europa, fino ad arrivare agli Emirati Arabi, dove i cronometristi vengono chiamati per le gare tra cammelli e le competizioni di falchi.

Il cronometraggio delle gare in mare aperto: la nuovissima piattaforma ideata dai cronometristi veneziani

Tra le chicche presentate in mostra c’è l’innovativa piattaforma per il cronometraggio delle gare in mare aperto.
La struttura è formata da due galleggianti che sostengono una impalcatura in metallo sulla quale è stata montata una griglia dotata di sensori.
Agli atleti viene dato un braccialetto che, entrando in contatto con il sensore della griglia, registra il tocco e segna il momento di arrivo del singolo nuotatore al traguardo.
Sempre fissata alla struttura c’è anche una telecamera che permette di registrare il momento dell’arrivo.

La struttura creata per le gare in mare aperto
La struttura creata per le gare in mare aperto

Questa piattaforma  richiede circa un’ora per il montaggio ma permette di cronometrare le gare in maniera precisa e senza errori: anche a Reggio Calabria e a Messina esistono strutture simili, “copiate” però dal modello veneto.
L’utilizzo di uno strumento di precisione così brevettato permette di monitorare i record degli sportivi in tempo reale, anche da remoto: in questo modo, un appassionato che segue l’evento da casa può controllare i tempi degli atleti in gara ed essere in qualche modo coinvolto nella sfida.
Grazie ad alcuni sistemi wireless (di cui l’associazione si è già dotata in tempi record) è possibile monitorare sempre in tempo reale anche le altre tipologie di gare.

La mostra: un regalo alla città da parte dell’associazione

La mostra, che verrà inaugurata sabato 12 settembre alle 16.30 in Via Einaudi 21 – 23 a Mestre è “Un regalo alla città”: per l’associazione, infatti, si tratta di un modo per farsi conoscere non solo dagli appassionati del settore ma anche dai curiosi che magari si sono sempre chiesti cosa si cela dietro questo mondo fatto di cronometri e strumenti di precisione. L’associazione veneziana rappresenta una delle eccellenze a livello mondiale e l’esposizione è certamente un evento da non perdere.

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