Sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito la pagina docentitutor.istruzione.it dedicata al progetto
Il prossimo anno scolastico farà arrivare due nuove figure professionali.
Gli studenti e le loro famiglie, durante il percorso di studio, potranno infatti avere il sostegno dei docenti tutor e degli orientatori.
Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stata avviata un’importante riforma dell’orientamento scolastico per valorizzare i talenti e le inclinazioni di ciascun alunno, promuovere il merito nel successo formativo e dare supporto nelle future scelte, siano esse nella prosecuzione degli studi o nel lavoro.
L’orientamento nelle attività formative, moduli da almeno 30 ore
La riforma prevede che l’orientamento sia inserito nelle attività formative che offrono gli istituti e nei curricola scolastici già a partire dalla scuola secondaria di primo grado, che deve organizzare la didattica a partire dalle esperienze degli studenti e dalla personalizzazione dei percorsi.
Il tutto in un ottica di superamento della sola dimensione trasmissiva delle conoscenze per focalizzare lo sviluppo delle competenze di base e trasversali quali responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività, fondamentali anche per promuovere l’imprenditorialità giovanile.
Lo scorso 22 dicembre il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha firmato il decreto con le linee guida che hanno dato il via a importanti novità in tema di orientamento. Sono previsti moduli di orientamento formativo da almeno 30 ore, curricolari nelle terze, quarte e quinte della scuola secondaria di secondo grado ed anche extracurricolari per il biennio iniziale e la scuola secondaria di primo grado.
Docenti tutor e docenti orientatori, quale sarà il loro ruolo?
A partire dall’anno scolastico 2023/2024, saranno circa 40 mila i docenti tutor e i docenti orientatori attivi nelle scuole di secondo grado per aiutare gli studenti di circa 70 mila classi dell’ultimo triennio nelle loro scelte per il futuro. Per finanziare questa misura sono già stati stanziati i primi 150 milioni di euro.
In particolare, i tutor supporteranno gli studenti per far loro acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e le famiglie nella scelta dei percorsi formativi e/o professionali.
Da parte loro, gli orientatori avranno il compito di favorire l’incontro tra le competenze degli alunni, l’offerta formativa e la domanda di lavoro per consentire una scelta informata e consapevole del percorso da intraprendere.
La piattaforma dedicata, ci si può candidare fino al 2 maggio
Sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito è aperta la pagina dedicata docentitutor.istruzione.it costantemente in aggiornamento.
Nello specifico, la sezione “formazione” indica le modalità per diventare tutor o orientatori e quelle per partecipare alla formazione dedicata.
Per potersi candidare i docenti devono preferibilmente rispondere a determinati requisiti. Innanzitutto essere in servizio con contratto a tempo indeterminato o determinato con almeno 5 anni di anzianità; aver svolto compiti rientranti in quelli attribuiti alle due figure professionali tra le quali funzioni per l’orientamento e per il contrasto alla dispersione scolastica , aver maturato esperienze nell’ambito del PCTO come docente referente; manifestare la disponibilità a assumere la funzione di tutor e docente orientatore per almeno un triennio scolastico.
Le istituzioni scolastiche devono comunicare i dati dei docenti da avviare ai percorsi di formazione attraverso la piattaforma https://pnrr.istruzione.it fino alle ore 15 del 2 maggio 2023. I docenti individuati riceveranno poi apposita comunicazione per accedere ai percorsi formativi che nel corso del prossimo anno scolastico saranno incrementati con formazioni specifiche secondo indirizzi definiti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La nomina dei tutor e degli orientatori, effettuata dal dirigente scolastico, dovrà avvenire entro il primo settembre 2023 o all’inizio dell’anno scolastico.
Silvia Bolognini
