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Scoperto a Vulcano il batterio mangia anidride carbonica

Scoperto a Vulcano il batterio mangia anidride carbonica
Isole Eolie @ 2Frontier Project

Il microrganismo potrebbe diventare un prezioso alleato nella lotta al cambiamento climatico

Eliminare i combustibili fossili è fondamentale per porre fine alla crisi climatica ma la maggior parte degli scienziati concorda che anche la CO2 dovrà essere aspirata dall’aria per limitare i danni futuri. Ora un team internazionale di ricercatori ha scoperto in Italia, precisamente in Sicilia, a Vulcano nelle Isole Eolie, un batterio fino a poco tempo fa sconosciuto che si nutre di anidride carbonica.

Il cianobatterio ingordo di CO2

Il nuovo microbo è un cianobatterio. I cianobatteri sono organismi unicellulari, o che formano colonie filamentose di colore verde azzurro, abbondanti nel sottosuolo.
In passato erano considerati come alghe e vivono in ambienti estremamente inospitali dalle acque caldissime ai gelidi laghi antartici.
Il loro ruolo può diventare significativo in quanto questo organismo acquatico si nutre di anidride carbonica.
Il microrganismo è stato scoperto nelle bocche vulcaniche sottomarine, al largo della costa vicino all’isola di Vulcano dove l’acqua contiene alti livelli di anidride carbonica. Dopo mesi di studio, come riporta un articolo sul Guardian, i ricercatori sono arrivati a stabilire questo batterio è in grado di trasformare CO2 in biomassa a una velocità impressionante, molto più velocemente di qualsiasi altro organismo.
La sua specifità è che affonda nell’acqua e questo può aiutare a raccogliere l’anidride carbonica che assorbe.

Foto da 2 Frontiers Project

Il progetto “2 Frontiers” per trasformare anidride carbonica in biomassa

La scoperta del batterio mangia anidride carbonica è stata fatta da un team di ricercatori guidati da Braden Tierney della Harvard Medical School nell’ambito del progetto  “2 Frontiers”. Secondo lo studioso, in natura esistono microbi che mangiano particelle di anidride carbonica per poi trasformarla in biomasse ovvero materiali organici che possono essere usati come fonte di energia pulita.
Nell’isola eoliana uno di questi, oggetto della scoperta, ha dimostrato di riuscire a compiere questo processo in modo estremamente rapido.

Foto da 2 Frontiers Project

Proprio in una sorgente termale di origine vulcanica molto ricca  di anidride carbonica, il team di ricercatori ha osservato l’attività di questo microrganismo. E, hanno asserito, “potrebbe non essere un caso che sia stato scoperto proprio nei dintorni di un vulcano circondato dall’acqua”.
L’attività vulcanica infatti produce, tra gli altri gas anche enormi quantità di CO2, in un anno tra le 100 e le 500 milioni di tonnellate secondo uno studio dell’Unione Geofisica Americana.
Secondo i ricercatori, ora alla ricerca di prove di quanto dedotto, potrebbe essere possibile che proprio i bacini d’acqua con un’elevata presenza di anidride carbonica vicini all’isola di Vulcano abbiano in qualche modo stimolato il proliferare di cianobatteri con capacità di fotosintesi superiori alla media.
L’idea di utilizzare batteri per catturare anidride carbonica è un’area di ricerca attiva considerato che una recente revisione ha suggerito che i batteri oltre a catturare CO2 potrebbero produrre sostanza chimiche utili per generare sottoprodotti industriali come biocarburanti, composti farmaceutici e bioplastiche.

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Tag:  batteri