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Santa Barbara: i Vigili del Fuoco celebrano la loro patrona

Santa Barbara: i Vigili del Fuoco celebrano la loro patrona

Oggi è la giornata dei Vigili del Fuoco. Qualcuno li chiama “angeli”, ma ogni giorno si muovono in un inferno di fiamme e disastri naturali portando soccorso alle persone in pericolo

Domiamo le fiamme, doniamo i cuori”.
Il motto e il lavoro del Corpo dei Vigili del Fuoco lo conosciamo bene.
Tant’è vero che il loro risulta il corpo più amato dagli italiani.
Che celebrano con i pompieri (così si chiamavano in origine per il loro azionare le pompe idrauliche per far fronte agli incendi) la loro santa patrona : Santa Barbara.

Le città hanno festeggiato la protettrice di chi “si trova in pericolo di morte improvvisa”

A Roma, alle 11.00, c’è stata la santa messa, accompagnata dalle note della Banda musicale dei Vigili del Fuoco e dalla voce del tenore Francesco Grollo, celebrata nella Basilica di Santa Maria Maggiore dal cardinale Zuppi alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Pantedosi.

In altre città d’Italia i vari corpi hanno organizzato momenti di incontro con la cittadinanza: a Milano aprendo le porte delle caserme sabato e domenica, a Torino creando percorsi per i bambini, a Palermo facendo conoscere i loro laboratori mobili.
I festeggiamenti di Santa Barbara si sono tenuti in tutte le città, ricordando la martire protettrice di coloro che si trovano “in pericolo di morte improvvisa”.

Da Pompieri a Vigili del Fuoco

Le celebrazioni alla Santa che invita ad affrontare il pericolo “con fede, coraggio e serenità anche quando non c’è via di scampo” hanno avuto inizio nel 1949.
Ma il Corpo Nazionale dei Pompieri fu istituito già con Regio Decreto nel 1936 e nacque ufficialmente nel 1939 come Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
A coniare il nuovo termine fu Gabriele D’Annunzio, ispirandosi ai “vigiles” dell’antica Roma.
In seguito nacquero le Scuole Centrali Antincendio, con esercitazioni mirate al contrasto delle calamità nazionali.

santa barbara
@Archivio Vigili del Fuoco di Venezia

Dall’alluvione del Polesine alla nascita della Protezione Civile

Nel 1951 ci fu la disastrosa alluvione del Polesine e divenne sempre più chiaro quanto l’operato dei Vigili del Fuoco fosse indispensabile a livello statale.
Dal 1970, ufficialmente, il Corpo è assegnato all’intervento in ogni pubblica calamità con azioni urgenti e di primo soccorso alle popolazioni colpite.
La prima vera emergenza arrivò nel 1976 con il terremoto del Friuli.
Fu in quell’occasione che nacque una nuova idea del ruolo dei Vigili del Fuoco, che evidenziava la necessità, divenuta ancora più urgente dopo il terremoto del 1980, di arrivare a un effettivo ed efficace coordinamento nazionale.
Nel 1992 furono istituiti così il Servizio Nazionale della Protezione Civile e il Dipartimento di Protezione Civile, del quale il corpo dei Vigili del Fuoco è componente fondamentale che collabora a fianco delle Forze armate, delle Forze di Polizia, del corpo forestale dello Stato e della Croce Rossa italiana.

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