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Russia-Ucraina: passi avanti a Washington verso la pace

Russia-Ucraina: passi avanti a Washington verso la pace
Foto di gruppo alla Casa Bianca in occasione dell'incontro tra i presidenti Trump e Zelensky e i leader europei del 18 agosto 2025 (@www.governo.it)

Positivo vertice tra Trump e Zelensky, poi allargato ai leader europei. Si punta ora a un doppio incontro con Putin entro fine agosto

L’esito del vertice alla Casa Bianca tra il presidente Usa, Donald Trump, e quello dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, stavolta è stato ben diverso dal precedente fallimentare incontro del 28 febbraio. A chiusura della giornata di lavori a Washington, a cui hanno partecipato anche i principali leader europei, tra cui la nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si respirava infatti ottimismo nella prospettiva del raggiungimento di un’intesa verso la pace che ponga termine al conflitto con la Russia.

Il tavolo alla Casa Bianca per l’incontro tra i presidenti Trump e Zelensky e i leader europei del del 18 agosto 2025 (@www.governo.it)

Un iter che, come ha spiegato Trump sul suo social “Truth”, potrebbe vivere un altro momento fondamentale forse già entro fine mese, “Ho avviato i preparativi – ha scritto in un post, ragguagliando sull’esito della telefonata di una quarantina di minuti con Vladimir Putin che ha seguito il faccia a faccia con Zelensky – per un incontro, in una località da determinare, tra il presidente russo e il presidente ucraino”, aggiungendo che, dopo questo summit, “avremo un trilaterale, anche con me”.

Il ruolo dell’Italia

C’è anche Roma, insieme a Ginevra e Istanbul, tra le prime possibili sedi ipotizzate per il nuovo incontro, in cui si mirerà a mettere nero su bianco le basi per porre fine alla guerra. Il Governo italiano, del resto, si sta confermando uno dei principali attori al tavolo dei grandi del Mondo.

Il presidente Usa, Donald Trump, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante l’incontro alla Casa Bianca del 18 agosto 2025 (@www.governo.it)

E la premier Meloni, elogiata dallo stesso Trump (che l’ha definita “una grande leader, d’ispirazione per tutti”), nel suo intervento di ieri in apertura dell’incontro ha dichiarato: “Penso che sia un giorno importante, una nuova fase, dopo tre anni e mezzo in cui non abbiamo visto alcun segnale da parte russa che ci fosse una volontà di dialogo. Quindi, qualcosa sta cambiando, qualcosa è cambiato. Dobbiamo anche ricordare che se vogliamo raggiungere la pace e se vogliamo garantire la giustizia, dobbiamo farlo uniti”. “Potete ovviamente contare sull’Italia, come è stato fin dall’inizio: siamo dalla parte dell’Ucraina e sosteniamo con forza i tuoi sforzi per la pace”, ha concluso la presidente del Consiglio, rivolta al padrone di casa.

La strada verso la pace

Uno dei temi più importanti affrontati al tavolo di lunedì 18 agosto 2025, che ha seguito di 3 giorni il vertice tra Trump e Putin in Alaska, è stato quello delle garanzie di sicurezza. “Ovvero – citando ancora Giorgia Meloni – come assicurarsi che non accada di nuovo, che è il presupposto fondamentale per qualsiasi tipo di pace”. A fornire queste garanzie, ha anticipato Trump sempre su “Truth”, sarebbero proprio i vari Paesi europei, in coordinamento con gli Stati Uniti. Guardando avanti, Zelensky, dichiarando di essere pronto al bilaterale con il presidente russo, ha quindi auspicato che l’incontro avvenga “senza condizioni”, pensando nel contempo a “un ulteriore sviluppo di questo percorso per la fine della guerra”. E anche se il cancelliere tedesco Friedrich Merz, incontrando la stampa, ha sostenuto l’idea che l’Ucraina non dovrebbe essere costretta a fare concessioni territoriali nell’ambito di un eventuale accordo di pace con la Russia, il presidente ucraino ha tagliato corto sull’argomento, definendolo “una questione che sarà lasciata a me e Putin”. Trump, intanto, ha escluso che l’accordo possa essere preceduto da un “cessate il fuoco”, ritenuto invece necessario da Merz e dal presidente francese, Emmanuel Macron.

Alberto Minazzi

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