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QUEL CHE RESTA DELLA MOSTRA

QUEL CHE RESTA DELLA MOSTRA

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Non di solo cinema vive la Mostra di Venezia, ma anche di eventi collaterali, feste, cocktail, sfilate di divi e dive. Ecco i “flash” che resteranno nella memoria della 70^ edizione

Ha vinto il cinema italiano, non soltanto con il Leone d’Oro a “Sacro GRA” di Francesco Rosi e gli altri premi: all’82enne Elena Cotta, miglior interpretazione femminile, coprotagonista di “Via Castellana Bandiera”, che soffia la coppa Volpi ad un’altrettanto straordinaria Judi Dence -“Philomena”, sua coetanea, e la miglior regia nella sezione Orizzonti ad Uberto Pasolini per “Still Life”. Ma anche per l’autorevolezza del presidente della Giuria, Bernardo Bertolucci – standing ovation per lui nella serata inaugurale in Sala Grande – per le selezioni del direttore Alberto Barbera e per la conduzione della sfavillante Eva Riccobono, ex top model, ora attrice, madrina della 70^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Non di solo cinema vive comunque la Mostra, bensì di eventi collaterali, feste, party, bollicine, cocktail e acconciature, sfilate di divi sbracati o in smoking, di bellezze in abito lungo o seno al vento. Al gala iniziale allestito nella Tenda Trasparente sulla spiaggia dell’Hotel Excelsior pochi politici, non sono tempi buoni per loro, qualcuno teme i fischi, o forse preferisce il basso profilo in tempi di austerity. Ma ad animare la vita mondana al Lido ci pensa, come ormai consuetudine da una decina d’anni, Tiziana Rocca, che di mestiere fa proprio questo, la produttrice di eventi. Instancabile, tutti i giorni solca le strade del Lido e le calli del centro storico, tutte le sere con un vestito diverso, e sfila pure sul Red Carpet a braccetto con il marito Giulio Base. Sue l’organizzazione della cena esclusiva al Centurion dedicata a David Radcliffe, l’ex maghetto di Harry Potter, il gala per “Diva & Donna” con Milly Carlucci e Valeria Marini e tante altre iniziative.

Poca gente in Sala Conferenze per il Premio alla Carriera a William Friedkin, il giorno prima strapiena per George Clooney. È quest’ultimo ad inaugurare la parata di Divi e Dive. Clooney è a Venezia per presentare il suo “Gravity”, insieme alla coprotagonista Sandra Bullock, ma arriva al Lido senza fidanzatina, o pseudo tale, di turno. Non si concede troppo, George, e approfitta della Mostra per decantare, all’Hotel Cipriani in cui alloggia, le lodi del suo Tequila Casamigos, il liquore prodotto insieme all’amico Rande Berger, marito di Cindy Crawford. Fa vita ritirata George: comparsata di un’oretta all’after dinner organizzato in suo onore a Palazzina Grassi e poi di corsa al Cipriani, bordo piscina, in compagnia degli amici o a chiacchierare fino a tarda notte con il barman.

Arriva in taxi acqueo alla darsena dell’Excelsior, panama calato sulla fronte, camicia casual, sorriso di circostanza, Nicolas Cage, a Venezia con il film “Joe”, che però sul Red Carpet si presenta in completo nero, cravatta in seta damascata e firma autografi ai fan per un quarto d’ora filato raccogliendo un’ovazione quando bacia la moglie Alice Kim, capelli rosso mogano esaltati dal lungo verde.

Grande attesa per il pornodivo James Deen, tra i protagonisti del “film scandalo” (fuori concorso) di Paul Schrader. L’hard non piace invece al maestro dell’eros Tinto Brass, al Lido per il documentario a lui dedicato di Massimiliano Zanin: “La pornografia? – sentenzia – Cosa senza senso”.

I ragazzini invocano l’autografo di Alice Bellagamba, di cognome e di fatto, 26 anni, ballerina di “Amici”, ora attrice, la bionda e bella Dakota Fanning, ex vampira di Twilight, in passerella con abito lungo, una cascata di strass blu sulla seta dello stesso colore. Splendida e sensuale arriva sul Red Carpet, Scarlett Johansson. Capelli biondi a chignon indossa un Versace nero con drappeggio, ampia scollatura, strass neri sulle braccia, chili di diamanti e smeraldi Bulgari al collo. E arrivano anche le Femen, le femministe ucraine, che stavolta non esibiscono il seno nudo per protesta, ma per lanciare un loro film.

Le ragazzine rincorrono fino al gabinetto della Terrazza Disaronno, dove trova rifugio, Harri Potter-Daniel Radcliffe, alla mostra per presentare “Giovani ribelli”, film sulla beat generation. Solo la security lo salva dalle fan a caccia di dediche. Nel contempo è standing ovation in Sala Grande per il Presidente Giorgio Napolitano. Strano, in un Paese in cui s’invoca il governo dei giovani sono sempre i grandi vecchi a raccogliere gli applausi. E lui si commuove alla visione del film dedicato da Ettore Scola a Federico Fellini. E poi feste, feste, feste. Il 4 settembre quella più esclusiva promossa dalla maison Valentino, con il Gran Ballo a Palazzo Volpi, per lanciare la nuova fragranza: black tie per i signori e abito lungo per le signore, d’obbligo. Serata Vip benefica con Riccardo Scamarcio testimonial all’Excelsior: tartine con foglia d’oro e Champagne. I fondi invece raccolti a favore di Emergency di Gino Strada, presente alla serata. Gran festa alla Fondazione Cini, nell’isola di San Giorgio, per i 10 anni dell’edizione italiana di Vanity Fair. Con James Franco – protagonista al Lido come regista e attore – e Roberto Bolle. Tra gli invitati Barbara Berlusconi, Alessandro Benetton, Sabrina Ferilli. Sulla Terrazza Disaronno vivacissima serata revival con Mal che fa saltare e ballare nostalgici e nuovi accoliti dei “favolosi anni Sessanta”. Sulla Terrazza Maserati, all’Excelsior, si folleggia rigorosamente vestiti di blu, dalla testa ai piedi. Sabato 7 settembre, il Giorno dei Leoni, Eva Riccobono torna protagonista con la conduzione della serata di consegna dei premi. Dopo la premiazione tutti all’Excelsior per il Gran Gala conclusivo. Oltre mille gli invitati.

Tutto solo al Lido? Forse no. A Marghera, nella parrocchia di Gesù Lavoratore, minisagra con gli attori e lo staff de “La prima neve” di Andrea Segre, categoria “Orizzonti”. Ci sono il produttore Marco Paolini, Gianmaria Testa, Giuseppe Battiston, polenta, crauti e salsicce. Tutta un’altra Mostra.

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Tag:  cinema, Venezia