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Prevenzione tumori: ampliati gli screening

Prevenzione tumori: ampliati gli screening

Arrivano nuove indicazioni su controlli al seno, prostata, polmoni e stomaco per la diagnosi precoce

Non ci sono dubbi che la prevenzione sia la migliore arma contro il tumore. Secondo i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) le persone che riceveranno una diagnosi di cancro sono in costante aumento tanto che si stima che nel 2030 supereranno gli 11 milioni. Questo per l’allungarsi dell’aspettativa di vita media e una maggiore esposizione a fattori di rischio, vale a dire tutto ciò che può stimolarne lo sviluppo. Si stima però che il 30-50% dei tumori possa essere prevenuto seguendo comportamenti più salubri quali smettere di fumare, alimentarsi in modo sano ed equilibrato e sottoponendosi con regolarità a visite ed esami di screening. Proprio riguardo quest’ultimo aspetto, dall’Unione Europea arrivano ora nuove indicazioni sui controlli al seno prostata e polmoni.

Quando effettuare lo screening

Secondo le nuove indicazioni per la prevenzione, per quanto riguarda il tumore al seno, si abbassa l’età di raccomandazione.
Dall’attuale fascia tra 50 e 69 anni si passa a quella tra 45 e 74; tra i 30 e i 65 anni sia il Pap test o HPV-DNa test contro il tumore della cervice uterina.
Per la diagnosi precoce del cancro al colon-retto si prevede il test dai 50 a 74 anni (ora è dai 50 ai 69 anni). E si aggiungono nuovi esami per diagnosticare preventivamente la malattia: per il tumore al polmone, consigliato ai forti fumatori ed ex fumatori tra i 50 e i 75 anni; il test del Psa per il tumore alla prostata negli uomini fino a 70 anni ed esami di screening sull’Helicobacter pylori in caso di alta incidenza di carcinoma gastrico.

Queste nuove raccomandazioni hanno lo scopo di fornire agli stati membri UE la via da seguire per diagnosticare i tumori in fase precoce, organizzare i programmi di screening e inviare il numero più ampio possibile di persone, coinvolgendo soprattutto le persone più a rischio, senza discriminare le fasce di popolazione più svantaggiate.

L’importanza della prevenzione

L’obiettivo della Commissione Europea è quello di raggiungere per il 2025 il 90% di screening del cancro a mammella, colon retto e cervicale su quanti previsti dal Piano Europeo contro il cancro. Non solo.
Il traguardo da raggiungere è anche di aumentare gli screening mirati su altri tumori come quelli alla prostata, polmoni e stomaco, coprendo più target e sempre più tipologie con un approccio basato sugli ultimi sviluppi e prove scientifiche disponibili.

cancro

«Nel 2020 a circa 2,7 milioni di persone che vivono nell’UE è stato diagnosticato un cancro – spiega la commissaria UE per la Salute Stella Kyriakides – e oltre 1,3 milioni di persone hanno perso la vita. Sappiamo che la diagnosi precoce salva vite umane e migliora la qualità della vita. Oggi, nell’ambito del Piano Europeo contro il cancro, stiamo definendo un nuovo corso per lo screening».
Le nuove indicazioni potranno contare su sostegni europei per 38,5 milioni nell’ambito del programma EU4Health 2023 e 60 milioni nell’ambito di Orizzonte Europa, il programma per la ricerca e l’innovazione.
La Commissione proporrà finanziamenti aggiuntivi che potranno anche essere incrementati dai fondi regionali, di coesione e dai sociali europei.

L’innovativo cerotto hi-tech per testare l’efficacia dei farmaci e controllare la dimensione dei tumori sottopelle

Nel frattempo, una novità è in arrivo anche sul fronte del monitoraggio in tempo reale dell’effetto delle terapie anticancro.
Si tratta di una sorta di cerotto, alimentato a batteria, in grado di trasmettere i risultati direttamente ad una app per smartphone.
Il nuovo dispositivo è stato sviluppato da ricercatori guidati dall’Università statunitense di Stanford e per il momento è stato applicato nelle sperimentazioni sui topi permettendo di testare l’efficacia dei farmaci antitumorali in modo  veloce e affidabile. Secondo gli studiosi, il cerotto hi-tech offre la possibilità di effettuare un monitoraggio costante: rimanendo sempre in contatto con la pelle, avvolge infatti il tumore senza comprimerlo e misura cambiamenti di forma difficili da distinguere con altri metodi. La sperimentazione su animale è un passaggio indispensabile prima di quella clinica nell’uomo.

Silvia Bolognini

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Tag:  screening, tumori