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Il Premio Cultura + Impresa ai progetti che hanno sfidato la pandemia

Il Premio Cultura + Impresa ai progetti che hanno sfidato la pandemia

Dalla Pausa Caffè MuseoCity, la “voce” dei musei della città metropolitana di Milano, fino a A life in Music, il primo mobile game al mondo realizzato da un teatro d’opera, sono stati 134 i progetti presentati per l’ottava edizione del Premio Cultura + Impresa. Un riconoscimento dedicato alle iniziative culturali più innovative intraprese durante il lockdown e nei mesi successivi. Un ritorno alla bellezza che ha visto protagonisti strumenti e tecnologie digitali.

Progetti innovativi

Realizzati tutti nel 2020, i 22 progetti selezioni per la fase di valutazione finale testimoniano ancora una volta la creatività italiana, anche in ambito di progettazione culturale.
Ad esempio “Pausa Caffè MuseoCity”, il progetto che durante il lockdown ha dato voce ai musei della città metropolitana di Milano attraverso podcast di mini racconti audio per una pausa culturale di 10 minuti circa.

Premio Cultura Impresa
Oppure “5 minuti con Monet”, la prima iniziativa in Italia che ha unito le necessità del distanziamento con la possibilità di godere di un grande capolavoro della storia dell’arte in totale sicurezza. Un grande successo di Palazzo Ducale di Genova che ha consentito a ognuno degli oltre 14.000 visitatori di ammirare una tela delle Ninfee di Monet in splendida solitudine per 5 minuti.

Premio Cultura Impresa
E che dire di “A life in Music”, il primo gioco al mondo per smartphone e tablet realizzato da un teatro d’opera, il Teatro Regio di Parma?
Sviluppato in versione italiana nel 2019, l’anno scorso è stato rilasciato anche in inglese, spagnolo, portoghese, russo e cinese, superando in breve tempo gli oltre 400 mila download.
Su Instagram, invece, sono state raccontate le più belle mete italiane grazie a “L’Italia riparte – il mio viaggio in treno”, progetto-pilota del Gruppo FS italiane che ha coinvolto video maker, illustratori, artisti, influencer e viaggiatori che hanno esplorato il Belpaese sulle rotte della rete ferroviaria.

Premio Cultura Impresa

Il Premio Cultura + Impresa

Giunto alla sua ottava edizione, il Premio assegna un riconoscimento ai migliori progetti dedicati alle iniziative culturali più innovative in tre settori: “Sponsorizzazione e Partnership culturali”, “Produzioni culturali d’Impresa”, “Art Bonus in Italia”. Per il 2020-2021 il Premio assume una valenza ancora più significativa viste le enormi difficoltà che sta attraversando il settore della cultura, costretto a continui stop legati alle misure di contenimento della pandemia da Covid19.
Dal Trentino Alto Adige alla Lombardia, dall’Emilia Romagna al Lazio, dalla Campania alla Sicilia, l’Italia della Cultura non è stata a guardare e ha invece reagito con grande creatività.

Resilienza Covid, una menzione speciale

Con la proclamazione dei 22 progetti più meritevoli, il Premio Cultura + Impresa è entrato nelle sue battute finali e in questi giorni la giuria è al lavoro per decretare i vincitori. Alle tre categorie principali, quest’anno si aggiungono anche due menzioni speciali: una specifica per l’emergenza pandemica, “Resilienza 2020/Covid-19”, mentre l’altra, “Networking in Arts”, sarà attribuita a chi ha saputo gestire con particolare efficacia pool di partner privati.
Tra i parametri di valutazione rientrano l’innovazione di soluzioni e di modalità esecutive e l’innovazione nell’adozione di strumenti e tecnologie digitali. Ai vincitori verranno consegnati i Premi d’Artista, mentre alle Menzioni Speciali saranno riservati premi formativi. La proclamazione avverrà a Milano nel mese di giugno, compatibilmente con le restrizioni sanitarie.

Digitale e innovazione, come la cultura supera la crisi

La pandemia ha impresso un’accelerazione al cambiamento digitale e anche noi siamo diventati ancora più “smart” nell’approccio alle tecnologie e alla modalità di fruizione.
Con la chiusura di cinema, teatri, biblioteche e altri locali e la conseguente sospensione di mostre, spettacoli, convegni e conferenze, la perdita per il settore cultura durante i mesi di lockdown e anche in quelli successivi è stata enorme. A partire per esempio dal numero dei visitatori di musei, monumenti e aree archeologiche statali che per il 2020, come testimoniano i dati pubblicati dal Ministero della Cultura, hanno registrato un calo di circa il 75%. Il rapporto 2020 di Federculture – l’associazione nazionale degli enti pubblici e privati che gestiscono le attività legate alla cultura e al tempo libero – ha messo invece in evidenza che oltre il 70% degli enti culturali ha stimato un calo superiore al 40% del fatturato e il 13% prevede addirittura perdite superiori al 60%.

Luisa Quinto

 

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Tag:  Premio