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Palazzo Ducale dentro e fuori: le novità

Palazzo Ducale dentro e fuori: le novità

Nuovi interventi di ripristino delle facciate e il ritorno al loro originario splendore delle statue di Antonio Rizzo Adamo ed Eva

 

Presto nuovi lavori in corso a Palazzo Ducale. E’ stato infatti aggiudicato l’appalto per interventi di ripristino delle facciate interne ed esterne dello splendido edificio, uno dei simboli più prestigiosi  della città. Il gioiello gotico è sotto attenta osservazione per consentire puntuali interventi di conservazione.
Nessun allarmismo ma per mantenere il buono stato di salute complessiva di cui gode l’edificio è necessaria una costante manutenzione.
I lavori riguardano anche l’interno del Palazzo.  In particolare la sistemazione dei soffitti lignei a cassettonato, dei controsoffitti delle sale di ricevimento pubblico costituiti da tele incorniciate, dei teleri che rivestono intere pareti.

Lo storico Palazzo è soggetto a un monitoraggio attento per intervenire  dove necessario per la conservazione degli elementi decorativi movibili e/o inamovibili di pareti e soffitti, considerati parte integrante dell’architettura del Palazzo.
Stiamo parlando di dipinti su tela e tavola, stucchi e legni policromi, dipinti a fresco e secco.
Un patrimonio artistico unico per la tradizione figurativa e artigianale cittadina, quotidianamente oggetto di ricerca da parte degli studiosi a livello internazionale.

La vista da Palazzo Ducale

Nuova vita per le statue di Adamo ed Eva

Più splendenti che mai. Grazie a un eccezionale intervento di restauro, oggi  le due opere di Antonio Rizzo si possono ammirare in tutta la loro bellezza.
Il restauro, finanziato da Venetian Heritage grazie al sostegno dell’architetto americano Peter Marino, ha riportato alla condizione originale la superficie delle due opere in marmo di Carrara, pulite tramite la tecnica a laser.
Le statue di Adamo ed Eva occupavano originariamente le nicchie della facciata orientale dell’Arco Foscari, di fronte alla Scala dei Giganti, nel cortile di Palazzo Ducale.
Le sculture, pur se la data non è certa, si collocano tra l’ottavo e il nono decennio del Quattrocento.

La statua Adamo di Antonio Rizzo

Sono in marmo bianco di Carrara, materiale all’epoca molto pregiato, proveniente dalla Toscana e anticamente utilizzato per l’esecuzione di opere di grande importanza.
Già all’inizio del Novecento la superficie marmorea delle sculture si trovava in precario stato di conservazione a causa dell’erosione provocata dagli agenti atmosferici.
Nel 1920 Eva fu portata all’interno del Palazzo e al suo posto fu installata la copia in bronzo. Adamo e Marte furono sostituite tra il 1953 e il 1955.
Tra le statue restaurate quella di Marte fu tra le prime sculture eseguite da Rizzo per il completamento dell’Arco Foscari.
Oggi, grazie alla tecnica  laser, risplendono agli occhi di chi le ammira.

Lo scultore Antonio Rizzo

Rizzo, architetto e scultore, morto dopo il 1499, fu tra i maggiori protagonisti del primo Rinascimento veneziano.
Veronese d’origine, ha iniziato a lavorare nella città lagunare nel 1457, dove si è affermato dopo alcuni soggiorni a Padova e Firenze. Lì si innamorò delle sculture di Donatello nella Basilica del Santo, degli affreschi di Mantegna nella chiesa degli Eremitani e ammirò le opere di Luca della Robbia e di Desiderio da Settignano.
Nel 1465 il doge Cristoforo Moro incaricò Antonio Rizzo di realizzare tre altari nella Basilica di San Marco. L’influenza di Antonio Pollaiuolo, chiaramente visibile in Adamo ed Eva, sembra confermare l’ipotesi che lo scultore si sia recato una seconda volta a Firenze verso il 1470. La scultura classica della Venere pudica lo ispirò per la creazione di Eva.

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