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Nuovo Decreto aiuti: il Governo pensa anche al cuneo fiscale

Nuovo Decreto aiuti: il Governo pensa anche al cuneo fiscale

L’intervento, atteso per luglio, non sarà finanziato con nuovo deficit

Un raddoppio (dallo 0,8% all’1,6%) fino a fine 2022 dello sgravio temporaneo sul cosiddetto cuneo fiscale, introdotto dall’ultima Legge di bilancio, sarebbe la novità a cui sta pensando il Governo per il nuovo pacchetto di aiuti alle famiglie in arrivo presumibilmente a inizio luglio.
L’ipotesi è stata anticipata da alcuni quotidiani nazionali, come La Repubblica, e si tradurrebbe, ad esempio, in un complessivo incremento di 223 euro lordi nelle tasche di chi percepisce un reddito da lavoro da 30 mila euro l’anno.
Non sarà però l’unica misura contenuta nel nuovo Decreto aiuti a cui sta lavorando il premier Draghi.
In aggiunta al bonus da 200 euro una tantum per i redditi fino a 35 mila euro, che sarà erogato alle famiglie a luglio, il Governo pare intenzionato a prorogare anche gli sconti sulle bollette di luce e gas e sulle accise sulla benzina. Una manovra riguardo a cui l’Esecutivo dovrà definire anche l’importo complessivo, che potrebbe andare da 6 a 11 miliardi di euro.
Al momento, l’unica certezza sembra la decisione del Governo (sempre Repubblica cita al riguardo fonti di Palazzo Chigi e del Ministero dell’Economia) di non effettuare nessuno scostamento di bilancio per il finanziamento delle misure. Le risorse necessarir potrebbero in primis derivare dall’extragettito dell’Iva legato proprio all’inflazione (si stima che, tra gennaio e aprile, le entrate siano già aumentate di 6,6 miliardi), con la valutazione di un terzo ricorso anche alla tassa sugli extraprofitti delle società energetiche.
Il taglio del cuneo fiscale sarebbe però ancora una misura straordinaria, visto che non si ragionerà di renderlo strutturale prima dell’autunno, quando inizierà la discussione sulla nuova Legge di bilancio. Finora, l’applicazione dello sgravio allo 0,8% per 13,8 milioni di lavoratori dipendenti ha prodotto risultati marginali, con un beneficio mensile massimo di 100 euro per chi guadagna fino a 1.694 euro al mese, calando poi progressivamente fino a zero dai 2.189 euro in su.

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