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No green pass? Niente reddito di cittadinanza

No green pass? Niente reddito di cittadinanza
Ministero del Lavoro, Roma

Niente reddito di cittadinanza per chi non ha il green pass.
In una nota (la n. 8526/2021) il Ministero del Lavoro rileva che, senza il Certificato Verde, c’è il concreto rischio di non poter più ricevere il sussidio.
Il Green Pass obbligatorio entrato in vigore il 15 ottobre scorso per tutti i lavoratori pubblici e privati, infatti, riguarda anche i percettori del reddito di cittadinanza.
Il documento spiega che l’obbligo del Green Pass per i beneficiari del reddito di cittadinanza è dovuto alle diverse attività alle quali sono chiamati nei periodi di percezione del sussidio.
Vale a dire formazione, volontariato e ovviamente lavoro, tutti ambiti in cui il green pass è richiesto.
Sempre secondo il Ministero del Lavoro, anche a chi ha diritto a questo sussidio devono quindi essere applicate le stesse regole degli altri lavoratori.
Quindi, sia che si entri in un’aula per la formazione professionale, sia che si partecipi ai Puc, i Progetti utili alla collettività in accordo con gli uffici comunali o con le scuole, il Green Pass è indispensabile.
Ugualmente, il volontario chiamato per i Puc dovrà esibire il Certificato Verde al pari degli altri dipendenti.
Situazione che diventa un ostacolo oggettivo per chi è fermamente deciso a non farsi somministrare il vaccino, né a sottoporsi a un tampone, con la conseguenza di perdere il beneficio del sussidio.
Basta infatti un solo giorno di assenza perché scatti la decadenza dal Reddito di cittadinanza. E dovranno successivamente passare almeno 18 mesi prima di poter richiedere nuovamente l’assegno.
“Nel caso in cui i beneficiari Rdc non possiedano il green pass al momento dell’accesso alla struttura pubblica ove si svolge il PUC, al fine di tutelare la salute e la sicurezza  dei lavoratori nel luogo di lavoro – si legge nella nota del Ministero – saranno considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di  emergenza. Il mancato rispetto di tali disposizioni si configurerà quale mancata partecipazione al PUC, sarà considerato assenza ingiustificata e trattato come previsto in casi di assenza ingiustificata reiterata ai  sensi del DM 22 ottobre 2019″.
Per evitare di incorrere in situazioni che porterebbero alla perdita del reddito, lo stesso Ministero suggerisce di rinunciare preventivamente a fare richiesta del sussidio in attesa che l’obbligo del Certificato Verde scada.
“Al riguardo, al beneficiario che non intendesse dotarsi di green pass – recita ancora la nota – potrà essere suggerito
preventivamente di rinunciare al RDC per evitare la decadenza e poter ripresentare immediatamente
domanda non appena disponesse della certificazione o quest’ultima non fosse più ritenuta necessaria in termini di legge”.

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