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Negli aeroporti, "a ruba" gli oggetti smarriti che vanno all’asta

Negli aeroporti, "a ruba" gli oggetti smarriti che vanno all’asta

Due aste in quattro mesi all’hangar di Roma, che custodisce migliaia di oggetti e beni di ogni tipo. Ne raccoglie cento al giorno

Ogni anno sono migliaia gli oggetti smarriti negli aeroporti. E sono davvero di tutti i tipi.
Strumenti musicali come trombe e chitarre, Rolex autentici e falsi, seghe elettriche e bambole gonfiabili, biciclette per bambini, soldi in contanti, valigie e trolley.
Addirittura, nello scalo di Fiumicino (Roma) qualcuno ha dimenticato, e senza mai reclamarle indietro, le ceneri di un congiunto.

Come un gioco: l’asta “ a scatola chiusa” degli oggetti smarriti

Ceneri a parte, tutti gli oggetti, dopo sei mesi, se non reclamati, vanno all’asta.
E se sono molti gli italiani che si presentano nella speranza di fare un affare, sono sempre di più anche coloro che vi partecipano come  a un gioco.
Spesso si compra infatti una valigia a pacchetto chiuso, con sorpresa finale, come accade in alcune trasmissioni americane diventate famose anche nel nostro Paese.
Roma, dove mediamente sono un centinaio gli oggetti smarriti al giorno, custodisce un prezioso “bottino” in un hangar che l’aeroporto romano ha affittato in un’area commerciale vicino Ponte Galeria, nelle campagne a sud della città.
In un anno e mezzo, vi sono confluiti circa cinquantamila oggetti.

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L’asta telematica fino al 23 marzo

Una quantità enorme, al punto che il Tribunale di Roma ha incaricato un istituto di vendite giudiziarie di bandire un’asta telematica.
Fino al 23 marzo prossimo sono così in vendita tutti i beni che nessuno ha reclamato, inclusi i bagagli.
L’asta procede per lotti, assegnando un costo di partenza variabile a seconda del contenuto. I bagagli però sono chiusi e il loro contenuto non è conosciuto. I potenziali compratori sono solo a conoscenza del fatto che contengono abbigliamento e accessori.
La partecipazione è gratuita e aperta, registrandosi sul sito www.fallcoaste.it , a chiunque lo desideri.

Alla ricerca del buon affare, tanti gli apparecchi elettronici rinvenuti

Tutti i bagagli smarriti, prima di essere messi all’asta, passano al metal detector per controllare innanzitutto che non contengano oggetti pericolosi.
Sono poi aperti e liberati da indumenti sporchi e/o cibo deperibile che possono contenere.
Come spiega il responsabile della sicurezza di Fiumicino Massimo Ilariucci, ogni giorno si trovano anche smatphone, tablet e computer.
Per questi dispositivi si procede cancellando tutti i dati nel rispetto della privacy di chi li ha persi e successivamente il perito ne valuta il valore. In pratica funziona un po’ come in un gioco, dove sicuramente curiosità e divertimento la fanno da padrone sempre sperando che la scatola dal contenuto misterioso possa gratificare.

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Le aste a Roma come in altri aeroporti d’Italia: come funziona

Gli aeroporti sono dei veri e propri bazar dove tra gli oggetti smarriti si può trovare davvero di tutto.
Non solo accessori, vestiti, telefoni e computer ma spesso anche  oggetti curiosi quali surf, vele, canoe, passeggini.

Quando si smarrisce qualcosa in aeroporto, la struttura è obbligata a cercare il proprietario e a restituire il bene entro sei mesi dalla data di ritrovamento.
Trascorso questo periodo di tempo, l’aeroporto diventa proprietario dei beni e può decidere di venderli in aste pubbliche.

Silvia Bolognini

3 commenti su “Negli aeroporti, “a ruba” gli oggetti smarriti che vanno all’asta

  1. Il sito FallcoAste risulta in manutenzione quindi è impossibile ad ora, registrarsi.


  2. Come si partecipa all’asta? Mi può mandare il linc grazie


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