Scelti tra gli oltre 130 mila candidati di più di 170 Paesi per svolgere un ruolo fondamentale alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali, al via tra un mese e mezzo esatto
In tutti i grandi eventi, sportivi e non, alle spalle dei “frontman” costituiti da atleti e artisti e al fianco di chi lavora per la struttura organizzativa ufficiale c’è un “sottobosco” decisamente meno in evidenza, ma altrettanto fondamentale per la buona riuscita degli appuntamenti: quello costituito da volontarie e volontari. In questo senso, i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, al via tra 45 giorni, possono contare su un vero e proprio esercito di 18 mila persone. E anche per quello che è stato ribattezzato “Team 26” si deve parlare realmente di una semplice “punta di un iceberg”, fatta di grande passione. Le candidature complessive a questo ruolo di supporto ricevute dagli organizzatori hanno infatti superato quota 130 mila, provenienti da oltre 170 Paesi diversi.
L’identikit dei volontari di Milano Cortina 2026
Alla fine, a essere concretamente coinvolti nel programma “Team 26” saranno i rappresentanti di 94 Nazioni, che testimonieranno una partecipazione ampia, giovane e fortemente internazionale, confermando il ruolo centrale delle persone nel progetto Olimpico e Paralimpico. Quasi la metà dei 18 mila volontari, esattamente il 48%, ha meno di 35 anni, con una percentuale ancor più alta (64%) se si guarda al totale delle candidature presentate. Ma gli organizzatori sottolineano come l’iniziativa sia stata “capace di unire generazioni diverse, con una presenza significativa anche nelle fasce di età più adulte”. E questa grande squadra potrà dare un contributo non solo entusiasta, ma anche competente: il 58% di coloro che la compongono, infatti, metterà a disposizione un bagaglio maturato in precedenti esperienze nel volontariato sportivo, maturate a livello locale, nazionale o internazionale.
I valori di Milano Cortina: rappresentatività e inclusione
Tornando al dato relativo alla provenienza, dopo l’Italia i Paesi più rappresentati sono Francia, Germania, Stati Uniti e Cina, a testimonianza dell’attenzione globale verso Milano Cortina 2026. Una rappresentatività che travalica i confini, dunque e che, all’interno del Team 26, si sposa alla perfezione con un altro dei principali valori portati avanti dall’evento olimpico italiano: l’inclusione. Un tema che si vede ben declinato per esempio in materia di parità di genere, che è stata raggiunta anche numericamente raggiunta. Il 51% dei volontari selezionati è infatti composto da donne e la quota sale al 60% se si guarda alle candidature. Inclusività e parità sono inoltre caratteristiche evidenti anche a livello di disponibilità, visto che oltre il 46% dei candidati ha dichiarato la volontà di partecipare sia ai Giochi Olimpici sia a quelli Paralimpici.
Alberto Minazzi



