Un nuovo piano-casa per far fronte al cronico problema dei costi di locazione. Puntando sul coinvolgimento dei privati anche mettendo a disposizione aree gratuitamente
A settembre 2024 per gli immobili residenziali in affitto a Milano sono stati richiesti in media 23,21 euro al mese per metro quadro, con un aumento del +3,66% rispetto allo stesso mese del 2023.
Basta questo dato, riportato dal sito specializzato Immobiliare.it, per capire quanto nel capoluogo lombardo sia seria l’emergenza abitativa. Il tutto in un contesto aggravato dalla carenza di disponibilità.
Lo stesso sindaco, Giuseppe Sala, ha appena ammesso che i prezzi delle case continuano a crescere, mentre gli stipendi sono fermi, allargando sempre più la forbice tra redditi e costi per vivere e abitare.
Concetti che il primo cittadino ha espresso in occasione della presentazione del Piano straordinario per la casa appena approvato dalla Giunta comunale, che intende così provare a dare una risposta concreta.
Aree gratis per 10 mila nuovi appartamenti
La prospettiva temporale per completare la realizzazione dei 10 mila appartamenti previsti nel Piano (6.500 nel perimetro cittadino e 3.500 in aree limitrofe) è di una decina d’anni.
Sono però già state individuate le prime 4 (via Demostene, via San Romanello, l’ex Palasharp di via Sant’Elia e Porto di Mare) delle 21 aree in zone urbanizzate e servite da mezzi pubblici, dislocate in tutti i municipi tranne il numero 1.
Per le prime aree, l’iter prende il via da subito, puntando a far partire i cantieri entro fine 2027 e ad avere nei tempi più rapidi un primo contingente di almeno 3 mila appartamenti.
In tal senso, si attendono entro dicembre 2024 le manifestazioni di interesse. È stata infatti scelta questa forma di assegnazione anziché quella tradizionale del bando.
Si potrà così poi avviare la trattativa con il privato per arrivare alla definizione di un progetto condiviso, con la prima proposta attesa entro 90 giorni, con tempi forse ancor più rapidi nelle aree già urbanizzate. Una partnership che passerà attraverso la cessione di aree anche in forma gratuita. Il Comune di Milano ne conserverà infatti la nuda proprietà, concedendo un diritto di superficie prolungato.
Un’opportunità per i redditi bassi
L’operazione intende destinare le aree a immobili che, in via del tutto prevalente, saranno utilizzati attraverso la stipula di contratti di affitto permanente a canone calmierato non superiore agli 80 euro al metro quadro l’anno.
Il Comune di Milano ha infatti deciso di muoversi soprattutto nell’ottica dei cittadini che hanno un reddito tra i 1.500 e i 2.500 euro mensili.
È stata infine prevista un’ulteriore azione, approvando la realizzazione di altri tipi di costruzioni da parte dei privati per arrivare a convenzionamenti di affitti a importi superiori a quelli dei 10 mila già citati nuovi appartamenti, ma comunque a prezzi inferiori a quelli di mercato. Si tratta di un potenziale di altri 8 mila appartamenti, come quelli ricompresi nelle operazioni negli scali ferroviari o all’ex macello.
Alberto Minazzi