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L'estate inizia con un “bollino rosso” per il caldo

L'estate inizia con un “bollino rosso” per il caldo

Nel giorno del solstizio, Perugia è la prima città del 2024 a toccare l’allerta massima del Ministero. Ma l’anticiclone Minosse ha le ore contate

Alle 22.51 di oggi, giovedì 20 giugno 2024, nell’emisfero settentrionale della Terra inizia ufficialmente l’estate. Già le ultime ore di primavera stanno però riservando all’Italia un clima torrido.

Basti pensare che, dopo un mese esatto dalla ripresa della fase operativa e della pubblicazione dei bollettini sulle ondate di calore, il Ministero della Salute ha annunciato che proprio oggi scatterà il primo “bollino rosso” per il caldo.

È Perugia a conseguire il non certo invidiabile primato di prima città a raggiungere il “livello 3” delle ondate di calore. Già venerdì, comunque, la raggiungeranno anche Ancona, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo, Rieti e Roma.

In ogni caso, a parte questa prima parentesi infuocata, le prime giornate dell’estate 2024 saranno all’insegna dell’instabilità, con la “sconfitta” dell’anticiclone Minosse attesa già dal weekend dopo il picco di caldo.

Ore roventi su tutta l’Italia

I meteorologi di iLMeteo.it annunciano per oggi temperature africane, con picchi di 43 gradi tra Napoli e Salerno, 41 gradi in Puglia e poi 40° a Terni, 39° a Roma e 38° a Firenze. La morsa rovente proseguirà anche venerdì al Sud, a partire da Puglia e Campania (41° a Taranto, Foggia, Benevento e Caserta), ma anche in Sicilia (annunciati 39-40 gradi diffusi tra Siracusa e Caltanissetta) e ancora caldo anomalo anche sulla capitale.

Il Nord, pur essendo già da giovedì previsti i primi temporali nei settori occidentali estremi di Piemonte e Valle d’Aosta, confinati però alle regioni alpine, anche se la colonnina di mercurio si attesta a livelli più bassi è comunque alle prese con la forte umidità che rende il clima particolarmente afoso. Ma l’espansione dell’anticiclone africano è destinata a interrompersi a breve, per l’ingresso sull’Italia di un nocciolo di aria più fresca di origine nord-europea.

Il maltempo in arrivo

Il cambiamento del clima, dopo le prime limitate avvisaglie odierne, prosegue iLMeteo.it, è destinato a diventare significativo almeno su parte del Paese già da venerdì 21, quando la calura sarà mitigata sulle regioni settentrionali per l’arrivo di temporali anche di forte intensità, in transito da Ovest verso Est. Il caldo, invece, aumenterà al Centro, con possibili picchi di 42° e continuerà a mantenere le massime sui 40-43 gradi al Sud.

Il sole dovrebbe caratterizzare anche la giornata di sabato 22, anche se si attenuerà il caldo nelle regioni centrali, mentre al Nord sono previsti sulle Alpi temporali pomeridiani, che raggiungeranno la pianura tra la sera e la notte. Da domenica, invece, inizierà ovunque una fase con frequenti acquazzoni, soprattutto al pomeriggio, che proseguiranno almeno fino a mercoledì della prossima settimana al Centro-Nord, con conseguente calo graduale delle temperature, destinate a tornare nella media anche al Sud.

L’ondata di caldo e i suoi effetti (non solo in Italia)

L’anticiclone Minosse sta portando sull’Italia anche sabbia del deserto e sta causando le cosiddette “notti tropicali”, con temperature che non scendono mai al di sotto dei 20 gradi nell’arco delle 24 ore. Il “bollino rosso” del Ministero si riferisce a un’ondata di calore per più giorni consecutivi, “con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.

In questi giorni medici della Società Italiana di Medicina Ambientale hanno lanciato l’allarme legato alla salute per il caldo record in Sicilia, dove la situazione è pesante anche per gli allevamenti, anche a causa della siccità. A Napoli, invece, il Comune si è attivato, predisponendo misure straordinarie per chi vive in strada. Guardando all’estero, una situazione ancor più critica, sia pure legata anche ad azioni dolose, si sta registrando in Grecia, dove gli incendi boschivi sono diffusi in tutto il Paese.

Decessi per il caldo in aumento in Europa

I rischi legati al caldo, dunque, sono molteplici. Particolarmente preoccupanti, in tal senso, sono i risultati della ricerca del Supercomputing Center di Barcelona pubblicata sulla rivista Lancet Public Health. Da una revisione dei dati sulla mortalità e sulle temperature dal 2013 al 2022 è infatti emerso nel periodo in Europa un aumento dei decessi dovuti al caldo che si stima pari a 17 persone ogni 100 mila abitanti, soprattutto tra le donne.

Tra le conseguenze dell’aumento delle temperature medie sottolineate dallo studio rientrano anche la diffusione nel continente di parassiti e insetti vettori di virus e altri patogeni in passato erano presenti solo a latitudini inferiori. Inoltre, attraverso l’analisi di 42 indicatori dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute umana, si mostra che è aumentato rispetto al periodo 1990-2022 il numero di ore diurne pericolose per l’attività fisica, anche di intensità media.

Un solstizio mai così precoce

Tornando al solstizio d’estate, quello del 2024 fa registrare una curiosità statistica: il giorno, che non ha una data fissa ma può collocarsi tra il 20 e il 21 giugno, cade nella data e nell’orario più anticipato dal 1796 a oggi. È l’effetto dell’anno bisestile (la prossima volta che l’estate inizierà il 20 giugno sarà nel 2028), ma anche della posizione nella propria orbita occupata dalla Terra al momento in cui il Sole raggiunge la massima altezza rispetto all’equatore celeste nell’emisfero boreale del nostro pianeta.

Il giorno del solstizio d’estate è quello in cui le ore di luce raggiungono la massima durata nell’arco dell’anno nella parte settentrionale della Terra (si calcola che oggi avremo a disposizione ben 15 ore e 15 minuti di luce), mentre in quella australe segna l’inizio dell’inverno. Questo dipende all’inclinazione dei raggi solari, che in questo caso è massima rispetto all’orizzonte al Nord e minima al Sud terrestre.

Alberto Minazzi

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Tag:  caldo, estate