Più risorse per i lavoratori, bonus per le mamme, assunzioni in sanità e un contributo del sistema bancario. Meloni: “Una manovra seria per famiglie, imprese e sanità” . Salvini esulta per la pace fiscale, Tajani parla di equilibrio e condivisione. La manovra vale 18,7 miliardi
La manovra economica per il 2026 è stata approvata.
Dopo oltre un’ora di confronto a Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Legge di Bilancio, che vale 18,7 miliardi di euro.
Un testo che, secondo quanto ha detto durante il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di presentazione, “ha quattro priorità – sostegno alla natalità, taglio del fisco, contributi alle famiglie e aumento dei fondi per la sanità – e mantiene la rotta tracciata nei due anni precedenti”.
“È una manovra equilibrata e coerente con gli impegni presi – ha sottolineato la premier -. Mantiene i conti in ordine, sostiene chi lavora, chi cresce, chi produce. È il modo migliore per costruire un’Italia più solida e più giusta”.
Rispettando gli impegni europei, permetterà all’Italia di accedere ai prestiti del programma Safe e, nel 2026, di valutare l’attivazione della clausola di flessibilità sulle spese per la Difesa.
“È una manovra – ha concluso la premier –che unisce serietà e visione”.
Ora la legge di bilancio sarà inviata al Parlamento per l’approvazione definitiva. Concluso l’iter, entrerà in vigore dall’1 gennaio 2026.
Famiglie più tutelate: bonus e casa fuori dall’Isee
Tra i capitoli più corposi della manovra c’è quello dedicato alle famiglie, con 1,6 miliardi di euro aggiuntivi.
Aumenta da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici, mentre la prima casa viene esclusa dal calcolo Isee, entro un certo valore catastale.
“Abbiamo sempre detto che la prima casa è sacra – ha ribadito Meloni – e oggi traduciamo questa idea in un atto concreto”. L’obiettivo, ha spiegato, è “favorire la natalità e sostenere chi sceglie di mettere su famiglia”.
Sanità, più assunzioni e stipendi più alti
Sul fronte sanitario, il governo promette un’iniezione di risorse e personale.
Sono previste 6.300 nuove assunzioni di infermieri e mille di medici, insieme a un aumento medio delle retribuzioni: circa 1.630 euro in più l’anno per gli infermieri e 3.000 euro per i medici nel 2026.
“Vogliamo dare un segnale forte a chi ogni giorno si prende cura degli italiani”, ha detto Meloni, aggiungendo che il rafforzamento del comparto “è indispensabile per garantire la tenuta del sistema sanitario nazionale”.
Irpef e salari: una spinta al ceto medio
Il governo punta a dare ossigeno ai redditi medio-bassi con un intervento sull’Irpef da 2,8 miliardi di euro.
Arrivano 1,9 miliardi per i salari, con un taglio della tassazione sui premi di produttività dal 5 all’1% e un innalzamento della soglia detassata da 3mila a 5mila euro.
“E’ previsto – ha sottolineato Meloni – che “sulla parte di incremento si applichi l’aliquota del 5% sia per i rinnovi 2026 ma anche per il 2025″.
La misura si accompagna alla detassazione dei turni notturni e festivi e a incentivi per i rinnovi contrattuali fino a 28mila euro lordi.
Sempre sul fronte fiscale, la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, con un impatto di circa 9 miliardi nel triennio.
Prorogate al 2026 e alle stesse condizioni del 2025, infine, le detrazioni fiscali per spese edilizie.
Otto miliardi per le imprese: investimenti e nuove assunzioni
Le imprese restano uno dei pilastri della manovra, con 8 miliardi di euro di investimenti.
Tornano super e iper ammortamento per 4 miliardi e debutta la superdeduzione del 120% sul costo del lavoro, che sale al 130% per chi assume soggetti fragili o svantaggiati.
Prevista anche la proroga di sugar tax e plastic tax fino a tutto il 2026 e il rifinanziamento della Nuova Sabatini per sostenere gli investimenti produttivi.
“Il nostro obiettivo è rafforzare la capacità industriale del Paese e sostenere chi crea lavoro”, ha detto la premier.
Banche e assicurazioni contribuiscono alle coperture
Tra le voci più discusse, quella che riguarda il contributo straordinario di banche e assicurazioni.
Niente tassa sugli extraprofitti, ma un pacchetto di misure che, come ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, comprende “l’aumento dell’Irap, la revisione delle deduzioni sui crediti deteriorati e nuove regole per l’utilizzo delle riserve”.
“Non c’è un intento punitivo – ha precisato Meloni –. Abbiamo trovato nel sistema bancario una consapevolezza delle priorità del Paese. Un’economia più stabile fa bene anche a loro”.
Pace fiscale per 16 milioni di italiani
Il vicepremier Matteo Salvini esulta per quella che definisce “una delle misure più attese”: la pace fiscale.
Potranno aderire 16 milioni di contribuenti che hanno dichiarato ma non versato quanto dovuto nel 2023.
“Si pagherà solo il capitale con gli interessi, senza sanzioni, in nove anni e 108 rate uguali”, ha spiegato il leader della Lega. Nella manovra anche un bonus per i genitori separati in difficoltà con la casa: “Un gesto di equità sociale – dice Salvini – per aiutare chi, spesso, si ritrova senza un tetto dopo una separazione”.
Tajani: “Manovra equilibrata e condivisa”
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato di “una manovra equilibrata, condivisa e attenta alle priorità del Paese: il ceto medio, le imprese e la sanità”.
Sul contributo delle banche, Tajani ha spiegato che “si è trovato un punto di equilibrio, evitando tasse sugli extraprofitti e puntando invece su una collaborazione costruttiva con il settore del credito”.