Bolzano guida la classifica delle città più care. Ma c’è anche chi risparmia: ecco la mappa di inflazione e costi in Italia
“Tutto diventa sempre più caro”.
Quante volte sentiamo dire questa frase?
Dal fare la spesa all’acquisto di beni e servizi, vivere in alcune città sta diventando difficile proprio per i costi elevati che intaccano significativamente lo stipendio mensile di chi lavora e i risparmi di pensionati e anziani.
A confermare questa affermazione sono gli ultimi dati sulle dieci città più care d’Italia per spese annue aggiuntive dell’Unione Nazionale Consumatori che vede in testa Bolzano. Al secondo posto c’è Roma, al terzo si posiziona Trento.
Tra inflazione e rincaro annuo per famiglia
L’unione Nazionale Consumatori, sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione di ottobre, ha stilato la classifica delle dieci città più care d’Italia in termini di aumento del costo della vita.
Rispetto alla precedente graduatoria Bolzano mantiene la prima posizione. In questa città l’inflazione è pari a +2%, la più alta d’Italia.
Percentuale che si traduce anche nella maggior spesa aggiuntiva annua, pari a 579 euro per una famiglia media.
Roma, al secondo posto, ha solo la quarta inflazione più elevata del paese, +1,5%, ma il secondo più alto incremento di spesa annuo, 388 euro a nucleo familiare. Segue al terzo posto Trento con inflazione annua di ottobre dell’1,3% e 383 euro di rincaro a famiglia.
Le altre città della Top Ten, Aosta la città più virtuosa per risparmio annuo
Osservando il resto della classifica, troviamo al quarto posto Siracusa che con +1,7% registra la seconda maggiore inflazione e 364 euro di costi. Seguono in quinta posizione Padova con +1,4% e 360 euro.
Parma, Ferrara e Rimini registrano un + 1,3% e 353 euro. Occupano la sesta posizione seguite da Ravenna con +1,2% e Macerata. Quest’ultima città con + 1,6% si posiziona terza nel Paese per Inflazione e ha un incremento di spesa pari a 322 euro. Guardando invece alle città più virtuose per risparmio annuo, la medaglia d’oro va ad Aosta.
Qui, grazie alla deflazione attestata su – 0,2%, il risparmio annuo è di 52 euro. Al secondo posto si trova Forlì-Cesena con -0,1% di deflazione e – 27 euro. Terza Potenza con una variazione nulla.
Inflazione in Italia a ottobre 2024
L’Istat ha comunicato che nel mese di ottobre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività al lordo dei tabacchi ha registrato una variazione nulla su base mensile e dello 0,9% su base annuale da + 0,7% del mese precedente.
Secondo quanto riferisce l’Istituto di statistica, la leggera accelerazione dell’inflazione riflette principalmente l’andamento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati che è passato da + 0,3% a + 3,4%. In misura minore è dovuta all’attenuazione della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati con variazione da – 11,0% a – 10,2%.