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La stagione balneare 2024 scalda il motore

La stagione balneare 2024 scalda il motore
Lido di Venezia -Veneto

In attesa delle nuove concessioni, gli stabilimenti balneari investono. Il caso del Lido di Venezia, l’isola d’oro che punta al rilancio

Dal 1 gennaio 2024 non sono più previste proroghe automatiche, come fino ad oggi avvenuto, per le concessioni balneari.
Questo significa che i territori demaniali ritorneranno in mano allo Stato, che dovrà bandire gare pubbliche, imparziali e trasparenti per riaffidare la gestione dei tratti di spiaggia, fiumi e laghi secondo logica di libera concorrenza.
Tuttavia, per garantire la prosecuzione dell’attività, non solo la maggior parte dei Comuni italiani ha deciso di avvalersi della possibilità di proroga prevista dalla stessa legge 118/2022 ma, alcuni di quelli che gestiscono, essendone proprietari al 100%, direttamente le spiagge, hanno avviato investimenti importanti.
Insomma, si stanno scaldando i motori per la prossima stagione balneare, con l’impegno a mantenere la qualità delle spiagge e a promuovere un turismo sostenibile.

Il Lido di Venezia potenzia l’offerta turistica

In tutto il territorio italiano, sono 226 i Comuni che detengono il 100% di proprietà delle spiagge.

spiaggia
Jesolo

Tra questi c’è anche Venezia che, dal 2021, ha acquisito la società Venezia Spiagge e gestisce diversi stabilimenti balneari del Lido di Venezia, capitale del glamour degli anni Venti del secolo scorso, simbolo della storia artistica del Liberty europeo e dell’hotellerie di lusso e isola con un litorale di 14 km di sabbia dorata che le hanno valso anche il nome di “isola d’oro“.
Nell’ottica di un rilancio che guarda anche ai traguardi passati, la società ha investito, per il triennio 2024/2026 tre milioni di euro per la valorizzazione dei servizi e il miglioramento dell’ offerta turistica.
Dallo stabilimento balneare dell’area di San Nicolò fino a quello centrale della zona A, fervono dunque già i lavori con la sostituzione delle vecchie capanne, la realizzazione di nuovi camerini e il rifacimento dei servizi igienici e la distribuzione di nuove aree destinate allo sport e all’intrattenimento.
Nella nuova area del Blue Moon, molto battuta dal turismo internazionale, sarà introdotta una nuova fila Premium con lettini e ombrelloni più grandi e confortevoli.
Il tutto all’insegna della massima accessibilità alle persone con disabilità. Sono infatti previsti la realizzazione di nuovi camminamenti, l’installazione di un sollevatore elettrico nei bagni e l’utilizzo di sedie galleggianti per favorire l’accesso al mare.

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Lido di Venezia, Blue Moon

L’Isola d’Oro con le sue spiagge e le caratteristiche capanne

Ad aprire la stagione balneare 2024 del Lido di Venezia, premiato da 16 anni con la Bandiera Blu assegnata alle località balneari che meglio rispondono ai criteri di gestione sostenibile del territorio, sarà il 20 aprile il Blue Moon, il 18 maggio la piscina Bluepool e il 28 maggio le restanti spiagge sul Lungomare e nell’area di san Nicolò. Il programma degli interventi di rinnovamento è già in corso con l’obiettivo di completare tutti i lavori entro il 2026.

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La presentazione degli interventi per la stagione balneare 2024-2026 al Lido di Venezia

Un impegno per rendere l’isola sempre maggiormente attrattiva puntando sulle sue peculiarità e valorizzandole. Come le capanne sulle spiaggia, le piccole strutture caratteristiche di legno collocate ordinatamente lungo l’arenile la cui storia ha origini antiche.
La concessione della prima avvenne a metà ‘800, quando l’isola era costituita ancora in gran parte da orti e fortificazioni.
La ottenne Giovanni Busetto, di Pellestrina, la seconda isola che divide la laguna di Venezia dall’Adriatico.
Detto il “Fisola”, Busetto era un appaltatore di lavori pubblici e imprenditore a largo campo capace di vedere oltre.

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Le capanne della spiaggia di San Nicoletto, al Lido

Dalla “trabacca per uso Bagni Marini” agli stabilimenti balneari

A metà degli anni ’50 del 1800, il numero dei forestieri in città era più che raddoppiato e si affermava la moda del nuoto.
Era il 1856 quando, passeggiando lungo l’arenile del Lido, Busetto si imbatté in una “trabacca per uso Bagni Marini”.
L’aveva costruita, con regolare autorizzazione registrata alla Camera di Commercio, Margherita Canzich Valdevit. Per “il Fisola”, fu un’illuminazione.
Trattò con la donna, ne ottenne la concessione e moltiplicò le “trabacche”, che diventarono un vero e proprio stabilimento balneare dove gli ospiti potevano trovare anche costumi, accappatoi, servizio di ristorazione e spettacoli serali di intrattenimento.
Il successo fu immediato, anche perché Busetto, che veniva dal mondo dei trasporti, pensò bene di avviare anche una rete di imbarcazioni che facessero spola da San Marco al Lido di Venezia.  Iniziò con la vaporiera Alnoch, poi si resero necessarie altre barche, che diventarono quattro.  Il futuro splendido dell’isola era iniziato.

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Tag:  spiagge