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Italia-Austria: gli azzurri non si inginocchieranno

Italia-Austria: gli azzurri non si inginocchieranno

I giocatori dell’Italia (e forse anche quelli dell’Austria) resteranno tutti in piedi, senza inginocchiarsi, prima dell’incontro a eliminazione diretta valido per gli Ottavi di finale di Euro 2020.
La decisione sulla linea di comportamento che gli Azzurri hanno deciso di tenere sarà ufficializzata e argomentata dal commissario tecnico Roberto Mancini e dal difensore Leonardo Bonucci nel corso dell’odierna conferenza stampa prepartita.
La breve genuflessione all’interno del terreno di gioco prima del calcio d’inizio da parte dei giocatori, come messaggio antirazzista di adesione alla campagna Black Lives Matter, è uno dei “simboli” extracalcistici dell’Europeo di calcio in corso di svolgimento. E al tempo stesso, come tutte le questioni che vengono a intrecciarsi con gli eventi sportivi pur esulando dallo strettofatto agonistico, una delle fonti di maggior discussione.
La polemica è scoppiata, nel nostro Paese, dopo il “caso” di Italia-Galles, ultima parita del girone di qualificazione disputata dalla nostra Nazionale allo stadio Olimpico di Roma.
Nel match che ha consegnato all’Italia il matematico primo posto, determinando l’accoppiamento con l’Austria di domani, sabato 26 giugno, alle 21 allo stadio Wembley di Londra, solo 5 giocatori tra gli 11 titolari dell’Italia (Belotti, Bernardeschi, Emerson, Pessina e Toloi) si sono infatti inginocchiati.
Il fatto che gli altri siano al contrario rimasti in piedi è stato reso ancor più evidente dal fatto che tutti i giocatori del Galles, invece, si sono inginocchiati. Quel che sembra ormai chiaro è che, stavolta, non ci sarà nessuna “spaccatura” all’interno del gruppo. Pur avendo lo stesso presidente della Figc, Gabriele Gravina, sottolineato che la scelta se aderire o meno all’iniziativa è libera e lasciata a ciascun giocatore, il gruppo azzurro si è confrontato nelle ultime ore per trovare una linea comune. Che dovrebbe essere, almeno per il match con l’Austria, quella di restare in piedi. Anche perché, come ha sottolineato il Corriere della Sera, l’Uefa non ha ricevuto dall’Italia nessuna richiesta ufficiale in tempo utile per manifestare il proprio appoggio al movimento antirazzista.

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