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Influenza e virus in arrivo: possibili fino a 400 mila casi settimanali

Influenza e virus in arrivo: possibili fino a 400 mila casi settimanali

Le stime del virologo Pregliasco nei giorni in cui crollano le temperature e sono partite le campagne vaccinali. Uno studio punta intanto su diagnosi basate su… un chewing gum

Il ricordo degli ultimi bagni in mare sembra lontanissimo.
Con il deciso calo delle temperature già registrato e la prospettiva, nelle previsioni meteo, dell’arrivo tra sabato 4 e domenica 5 di una nuova perturbazione con masse d’aria di origine polare dalla Scandinavia è già tempo di pensare alla stagione influenzale. Normalmente, la circolazione dei virus stagionali inizia a intensificarsi a partire dalla seconda metà di ottobre.
Quest’anno si anticipa:  dapprima con i vari adenovirus, rinovirus e Covid e poi con l’influenza vera e propria, che arriverà a rincarare la dose quando si presenteranno condizioni di temperatura sotto zero e umidità relativa elevata per più giorni consecutivi. La circolazione della malattia è prevista tra l’altro piuttosto intensa dagli esperti visti i numeri elevati arrivati dall’inverno nell’emisfero australe, in particolare a causa di 2 varianti del virus influenzale quest’anno in circolazione: la B/Victoria e la H3N2.

australiana
l’influenza australiana

Fino 400 mila italiani colpiti dall’influenza in una settimana

L’aumento dei casi di contagio da parte del virus dell’influenza e di altri virus parainfluenzali ha uno stretto legame con gli sbalzi termici e in particolare con il freddo, che, unito al vento, potrebbe portare la colonnina del mercurio ad attestarsi nelle prossime settimane già su valori in linea con le medie di novembre. Partendo da queste considerazioni, il virologo Fabrizio Pregliasco, interpellato da Adnkronos Salute, ha dunque stimato che il crollo delle temperature potrebbe tradursi in una casistica settimanale di circa 400 mila malati in tutta Italia.

Vaccinarsi per evitare l’influenza

Per questi motivi, molte Regioni hanno anticipato a inizio ottobre il via graduale alle proprie campagne vaccinali, dal momento che questa rimane la forma più efficace di prevenzione, in particolare contro le forme gravi di questa malattia, soprattutto nei soggetti più fragili o con più di 60 anni.
“La vaccinazione – sottolinea l’assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin – permette di evitare che le persone debbano ricorrere alle cure urgenti in pronto soccorso quindi ridurre la mortalità e i ricoveri ospedalieri legati alle complicanze anche gravi date dall’influenza”.

vaccino anti-cancro
In Veneto, sono state messe a disposizione delle Asl quasi un milione di dosi di vaccino antinfluenzale, tra cui 35 mila dosi di prodotto in versione spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. La somministrazione è disponibile presso i principali servizi sanitari di prossimità, comprese le farmacie, il cui coinvolgimento è stato rafforzato. Sono state anche programmate 2 giornate “Vax Day” regionali, la prima delle quali si terrà sabato 25 ottobre. E, a proposito di open day vaccinali, la Lombardia ha pensato a una location singolare: il bordocampo dello stadio di San Siro, a Milano, sabato 11 ottobre.

Perché vaccinarsi (e altri consigli per prevenire l’infezione)

Come ricorda ancora la Regione Veneto, la vaccinazione è importante perché riduce il rischio di gravi complicanze, non solo polmonari ma anche a carico del cuore, che possono aggravare lo stato di salute di tutte le persone a rischio, come gli ospiti delle case di riposo e in assistenza domiciliare, una delle categorie per cui il vaccino è raccomandato prioritariamente. Vaccinarsi contro l’influenza riduce di oltre un terzo il rischio di eventi cardiovascolari gravi, soprattutto nei soggetti che già soffrono di malattie cardiache. Risulta poi particolarmente utile proteggersi per evitare riacutizzazioni di malattia nei soggetti immunocompromessi, diabetici, asmatici o con broncopneumopatia cronica ostruttiva. In generale, per ridurre la trasmissione di tutti i virus stagionali è importante inoltre seguire una serie di comportamenti, come lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente, non riutilizzare i fazzoletti sporchi, starnutire nella piega del gomito e evitare di toccarsi occhi, naso o bocca con le mani, evitare il contatto stretto (sotto il metro di distanza) con persone ammalate. Va quindi evitato di portare i bimbi molto piccoli in luoghi affollati, dove in generale è consigliabile, nel periodo di massima circolazione dei virus, usare la mascherina, da indossare anche in presenza di sintomi.

Influenzati: lo dirà una gomma da masticare

La maggioranza degli italiani ricollega la mascherina al Covid, così come i tamponi nasali. In realtà, si tratta di dispositivi e test validi contro ogni forma di virus. Anzi, la diagnosi di un’infezione influenzale può al momento avvenire solo attraverso il prelievo di materiale organico dalle mucose. In prospettiva, però, si stanno provando a sperimentare nuove metodologie diagnostiche, oltretutto meno costose e più rapide, in grado di rivelare la presenza del virus anche prima della comparsa dei sintomi. Per esempio, come riporta uno studio appena pubblicato su Acs Central Science, un gruppo di ricercatori dell’Università di Würzburg, in Germania, è riuscito a sviluppare un nuovo sensore molecolare, incorporabile in chewing-gum o caramelle senza effetti collaterali.

influenza

Questo substrato sintetico imita un enzima, la glicoproteina neuraminidasi, che, in presenza del virus nella saliva, entro 30 minuti libera la molecola di timolo, il composto aromatico responsabile del gusto tipico del timo, a cui è legato, facendo percepire sulla lingua un forte sapore erbaceo. Gli scienziati hanno già depositato il brevetto a livello europeo e, dopo i risultati positivi ottenuti in laboratorio, contano di iniziare le sperimentazioni cliniche entro 2 anni.

Alberto Minazzi

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