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In Veneto, anche il trasporto del plasma diventa “green”

In Veneto, anche il trasporto del plasma diventa “green”

Pronti i primi mezzi a propulsione ibrida che garantiscono la conservazione del plasma donato

Il plasma sanguigno è un bene prezioso, in grado di fare la differenza per la vita di persone affette da malattie rare e gravi, che può però essere solo donato. Al tempo stesso, è un fluido delicatissimo, che richiede speciali accorgimenti nella sua custodia e nel suo trasporto, per evitare che si deteriori e risulti così inservibile. Arriva adesso, per questa importante attività, una svolta “green”, grazie a un modello, pensato all’interno di un progetto avviato in Veneto dalla partnership di 4 aziende, che garantirà un trasporto in grado di unire il plusvalore del rispetto dell’ambiente alla sicurezza ed efficienza per il plasma trasportato.

La Chiggiato Spa di Piombino Dese (PD), azienda specializzata nel trasporto di prodotti farmaceutici e di plasma, che raccoglie ogni settimana circa 40 mila donazioni nelle strutture trasfusionali di tutta Italia e le trasporta in un’azienda che trasforma il plasma in farmaci derivati, ha deciso di investire, aggiungendo alla sua flotta anche veicoli ibridi.
“Uno sforzo imprenditoriale – commenta Luca Chiggiato, amministratore unico di Chiggiato Spa – che forse non è conveniente, visto che abbiamo speso il 50-60% in più per ogni veicolo, ma abbiamo seguito un’altra logica: quella della sostenibilità ambientale”.

I mezzi a basso impatto ambientale Scania Hybrid sono stati allestiti appositamente da una ditta specializzata per garantire che il plasma sia mantenuto a una temperatura che non può superare i -30 gradi.
Il sistema è pensato, studiato e progettato per mantenere la temperatura secondo il cosiddetto “freddo statico”, ottenuto mediante accumulatori e non attraverso le normali unità frigo che generano freddo ventilato.

Per curare l’allestimento dei mezzi, Ifac Spa ha utilizzato pareti con spessori molto importanti e pannelli in grado di garantire il minor coefficiente dispersivo possibile. Durante le ore di fermo del mezzo le piastre di accumulazione del freddo vengono ricaricate nelle hub dell’azienda per sprigionare il freddo durante il trasferimento del plasma. In caso di emergenza si ricorre ad un generatore elettrico che per “creare” corrente per il funzionamento.

L’innovativo progetto, che apre una possibile nuova strada all’insegna della sostenibilità anche in questo settore, nasce a maggio 2022 e i primi due mezzi Scania P360 sono già pronti per iniziare il trasporto del plasma.

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