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Il primato: compie il giro della Sardegna a nuoto con la figlia scomparsa nel cuore

Il primato: compie il giro della Sardegna a nuoto con la figlia scomparsa nel cuore
Foto da Facebook Corrado Sorrentino

Corrado Sorrentino ha portato a termine l’impresa in nome di Amelia, strappata alla vita a soli sette anni

Conquistare un primato mondiale riempie di orgoglio chi l’ha raggiunto.
Ma in questo caso, dietro alla grande impresa c’è molto di più uno straordinario risultato sportivo.
Il giro della Sardegna a nuoto di Corrado Sorrentino, 48 anni, ha un significato ben più profondo. Un po’ come se, bracciata dopo bracciata, le onde del mare avessero potuto in qualche modo alleviare il suo profondo dolore legato alla scomparsa della figlia, di soli 7 anni, avvenuta nel 2018 per una malattia rara.

Il record di Corrado in nome di Amelia

Sorrentino, già pluricampione di nuoto e ora allenatore, ha completato, primo al mondo, il giro totale della Sardegna percorrendo 715 chilometri e 700 metri.
Un record completato in 59 giorni, portato a termine domenica 28 agosto. Corrado Sorrentino ha concluso la sua impresa, raccontata all’Agi, rispettando la tabella di marcia annunciata.
Una media di 12 km per ciascuna delle 57 tappe che l’hanno visto terminare il percorso.

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Le bracciate di Corrado Sorrentino – Foto da Facebook Corrado Sorrentino

A seguirlo mentre nuotava c’era un gommone che gli ha assicurato assistenza, ma lui, in mare era solo con i suoi pensieri. E con la figlia Amelia nella mente e nel cuore.
Nemmeno nelle situazioni più difficili, quando si è trovato a fare i conti con onde alte fino a tre metri – ha detto all’Agenzia – ha mai pensato di interrompere.
Ci sono stati momenti molto duri a livello fisico e pure uno stop per le pessime condizioni meteomarine tra il 26 e 27 luglio nelle acque davanti all’Isola Rossa, nel Nord della Sardegna. Con lui, a dargli forza e il coraggio di non arrendersi, c’è sempre stata lei, Amelia, la sua bimba che una malattia rara ha strappato giovanissima alla vita.
E’ lei la ragione per la quale il padre ha deciso di fare il giro dell’isola a nuoto.

Un viaggio interiore in compagnia della figlia scomparsa

Arriva dritta al cuore la frase che Corrado ha postato in Facebook a 24 ore dalla conclusione dell’impresa.
«Solo io so quante volte ho pianto mentre nuotavo pensando ad Amelia e ai bambini che soffrono o che come lei sono passati nella nostra vita per darci uno scopo».

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Foto da Facebook Corrado Sorrentino

L’impresa di Corrado Sorrentino è nata per raccogliere fondi e finanziare progetti pediatrici all’ospedale Microcitemico di Cagliari.
Il primo obiettivo è quello di raggiungere  la somma di 19 mila euro per un sistema di monitoraggio multiparametrico da destinare al reparto di oncoematologia pediatrica.
Il compimento del giro a nuoto della Sardegna è stato sostenuto da sponsor privati e dalle generosità di chiunque Sorrentino abbia incontrato lungo l’itinerario.

La Sardegna con lui, l’intera Italia con le sue bracciate

Qualcuno ha contribuito versando piccole e grandi somme, molti ospitando gratuitamente questo padre e l’esiguo staff che lo seguiva, a pranzo o a cena, consentendo così di destinare quanto risparmiato dalle sponsorizzazioni al finanziamento del suo progetto.

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Il momento dell’arrivo a conclusione del giro della Sardegna – Foto dal video tratto da Facebook Corrado Sorrentino

L’arrivo di Corrado alla méta, l’ultima domenica di agosto, ha segnato il raggiungimento degli obiettivi che si era proposto: riuscire nell’impresa, ottenere i fondi per l’ ospedale Microcitemico di Cagliari e condividere la sua gioia con la sua piccola Amelia alzando al cielo una piccola cuffia da nuoto azzurra con scritto il suo nome.
«E’ proprio la sua – ha precisato all’Agi il nuotatore – quella che usava quando andava in piscina. Lei è il baricentro di ogni cosa che possa essere anche solo pensata in questo progetto. Alzare la sua cuffia è stato come cercare di renderla presente agli occhi delle altre persone. Il protagonista non sono io ma lei».

Silvia Bolognini

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