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Identità digitale: l'Inps rafforza le procedure di sicurezza

Identità digitale: l'Inps rafforza le procedure di sicurezza

Introdotto un ulteriore passaggio per chi accede ai servizi telematici con un’identità diversa da quelle già usate

È esattamente quello che succede a chi accede a una banca online, dove non bastano gli estremi del codice cliente e dei vari pin, ma la tutela della sicurezza telematica avviene anche attraverso l’invio di un codice temporaneo usa e getta da inserire per verificare le credenziali di accesso.
Questo controllo aggiuntivo attraverso un codice di conferma, trasmesso attraverso una notifica inviata ai recapiti telematici come e-mail o cellulare, servirà ora anche per chi intende accedere ai servizi digitali dell’Inps utilizzando il proprio spid o, in alternativa, la carta d’identità elettronica o la carta dei servizi.
Il rafforzamento della prevenzione è stato comunicato dall’Istituto di previdenza con il messaggio del 3 febbraio firmato dal direttore generale, Vincenzo Caridi.
Una decisione che mira a contrastare, attraverso la protezione dei dati personali degli utenti, la sempre crescente diffusione dei furti di identità digitale, dei fenomeni fraudolenti e delle truffe online.
L’attivazione della nuova funzionalità di verifica dell’identità digitale, prevista progressivamente per tutti i cittadini che hanno già validato i propri recapiti telematici, non avverrà comunque in ogni caso, ma solo quando si verifichi un tentativo di accesso ai servizi con identità digitali diverse da quelle utilizzate precedentemente dallo stesso utente.
Come ulteriore garanzia per la protezione dell’identità digitale, contestualmente all’invio del codice da inserire per completare l’accesso, la procedura prevede anche la trasmissione via e-mail (o, in assenza, sul cellulare o via pec) di una ulteriore notifica dell’avvenuto accesso.
In tal modo, l’utente informato potrà attivare subito le conseguenti azioni in caso di accesso indebito da parte di terzi.
“L’utilizzo sempre crescente dei canali telematici per l’accesso ai servizi delle pubbliche amministrazioni da parte dei cittadini – spiega il senso dell’iniziativa il direttore dell’Inps all’interno del suo messaggio – presuppone una estrema attenzione alla tutela della propria identità digitale volta ad assicurare un’adeguata protezione dei dati personali dal verificarsi di fenomeni fraudolenti, nonostante l’adozione delle credenziali spid, cie e cns abbia generato un notevole innalzamento dei livelli tecnici di sicurezza”.

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