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Governo e sindacati: vertice per le soluzioni anti-inflazione

Governo e sindacati: vertice per le soluzioni anti-inflazione
Palazzo Chigi, Roma

Accordo sulla spesa e possibile bonus carburanti potrebbero non bastare per evitare lo sciopero generale: si punta sull’aumento dei salari

L’accordo con le associazioni della grande distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo per ribassare o calmierare, dal 1° ottobre al 31 dicembre, i prezzi di alcuni prodotti del carrello della spesa c’è.
Il bonus carburanti da 80 euro, nonostante sia ancora da trovare la relativa copertura finanziaria, è più di un’ipotesi.
E il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, porterà queste possibili mosse antinflazione del Governo al tavolo del vertice fissato per oggi, 22 settembre.
Ma ai principali sindacati dei lavoratori, i cui rappresentanti interverranno all’incontro di Palazzo Chigi, potrebbero non bastare.
Con un concreto di rischio di arrivare allo sciopero generale.
L’obiettivo di Cgil, Cisl, Uil è infatti quello di arrivare a una serie di misure che si traducano in un aumento dei salari quanto più strutturale.

I temi di confronto

Da tempo, i 3 sindacati confederali avevano sollecitato il faccia a faccia con l’Esecutivo per confrontarsi sul tema degli aumenti salariali e della tutela dei lavoratori.
La corsa dell’inflazione ha infatti reso quantomai urgente un intervento ad ampio raggio, che ricomprenda tra le altre tematiche il rinnovo dei contratti pubblici e la rivalutazione delle pensioni.
Vi è poi tutta la partita legata alla riforma fiscale (è imminente l’avvio dei lavori per la prossima Legge di bilancio) all’interno della quale lo stesso governo ha inserito le ipotesi della
detassazione delle tredicesime da dicembre 2024 e del nuovo sistema di aliquote Irpef, con la riduzione delle fasce che si tradurrebbe in più soldi nelle tasche dei cittadini.
Riguardo la scadenza del taglio del cuneo fiscale, i sindacati chiedono però che diventi strutturale.
“Se non affrontiamo la questione salariale, si risolve tutto in un pannicello caldo”, ha commentato con l’agenzia Adnkronos Christian Ferrari, il segretario confederale incaricato di rappresentare la Cgil al vertice in assenza del segretario Maurizio Landini.
Le misure di cui si è parlato prima del confronto vengono infatti ritenute uno strumento insufficiente.
“Questi protocolli con la grande distribuzione – prosegue Landini – sono e restano piuttosto generici, non vincolanti, e comunque inadeguati a incidere sui meccanismi che generano inflazione”.

Alberto Minazzi

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