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“Fast vax”: in Veneto, 100 mila somministrazioni nei prossimi 7 giorni

“Fast vax”: in Veneto, 100 mila somministrazioni nei prossimi 7 giorni

Il Veneto prova a spingere ancora di più sulla campagna vaccinale contro il Covid.
Dalla mezzanotte di domani sera, 5 agosto, partirà l’iniziativa che il presidente Luca Zaia ha definito “fast vax”: 100 mila vaccinazioni aggiuntive straordinarie in una settimana.

Fast vax in Veneto

L’annuncio dell’apertura dell’agenda alle prenotazioni, senza nessun limite legato alle fasce d’età, è stato dato direttamente dal governatore. “Ringraziamo i centri vaccinali per questo sforzo supplementare, che, con una media di 15 mila somministrazioni in più tutti i giorni, porteranno le dosi quotidiane sopra quota 50 mila”, ha sottolineato Zaia. Le inoculazioni partiranno da venerdì 6 e si concluderanno entro venerdì 13 agosto.
“Invito tutti i cittadini che lo vorranno a sfruttare questa opportunità che, se dimostrerà di funzionare, cercheremo di ripetere non appena possiamo. E vi affiancheremo iniziative sporadiche locali, invitando anche le associazioni sportive e tutti coloro che sono in grado di raccogliere una massa critica di almeno 3-400 persone a rivolgersi alle direzioni delle Ulss per organizzare queste occasioni di vaccinazione. Così come siamo disponibili ad ampliare le dosi settimanali a disposizione delle farmacie”.

Le dotazioni per il fast vax

L’iniziativa, ha sottolineato la Regione, è possibile grazie alle economie fatte dai punti vaccinali sui sieri di Pfizer e Moderna, ricavando dosi aggiuntive. “Non anticipiamo in nessuna maniera – ha precisato Zaia – le dosi già programmate fino all’8 settembre, che si basano sulle proiezioni delle consegne di vaccini che ancora non abbiamo in mano”. In Veneto restano insomma ancora a disposizione, per il prossimo mese, circa 200 mila posti liberi.
Nell’ultima giornata le somministrazioni effettuate sono 40.488.
“I numeri delle prenotazioni – ha commentato il presidente – ci danno attualmente uno scenario che, da qui all’8 settembre, ci porterà a somministrare 400.075 seconde dosi e 219.136 prime dosi. Grazie agli ultimi annunci, siamo infatti riusciti a risalire da 3 mila a 7 mila prenotazioni giornaliere”. La decisione di affiancare iniziative specifiche, ha infine chiarito Zaia, si lega anche alla convinzione che a settembre l’offerta di vaccini arriverà a superare la domanda. Per la terza dose, invece, si attendono le decisioni nazionali di Cts e Aifa.

Il Veneto resterà bianco

Quanto ai numeri del bollettino, l’incidenza di nuovi contagi è al 2% (779 su 38.870 tamponi), con un aumento di ricoveri in area non critica (+9) che porta il totale degli ospedalizzati a 188 (19, stabili, in terapia intensiva).
“Non so – ha dichiarato Zaia – se dovremo attenderci una nuova ondata di piena: spero di poter saperne di più per venerdì, se saranno pronte le prime proiezioni con il nuovo modello previsionale”.
Venerdì, poi, ci sarà la riunione settimanale della cabina di regia. “Tranquillizzo i Veneti: alla luce dei nuovi parametri, resteremo bianchi”, ha garantito il presidente. “Questo significa che non era un atto delinquenziale, chiedere la modifica dei parametri, con la validazione dell’Iss. Con quelli vecchi, infatti, saremmo probabilmente in arancione, dovendo procedere alle prime chiusure nonostante gli ospedali vuoti”.

Green pass, hacker e sanitari

Sempre da venerdì partiranno le nuove regole sull’uso del Green Pass.
Al riguardo, Zaia ha auspicato che il Governo intervenga “anche con un decreto o una circolare” con alcune precisazioni, ad esempio per i vaccinati all’estero, che non riescono ad avere il pass per un bug informatico, o per i ristoratori, che chiedono indicazioni su come comportarsi se ad esempio un commensale di una compagnia si rifiuta di presentare il certificato.
Quanto all’attacco hacker al Lazio, il presidente del Veneto ha ribadito che “non pagheremo eventuali riscatti”.
L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha invece fatto il punto sui sanitari non vaccinati. Con il recupero di 1.224 posizioni, ne restano 17.542. Alcune Ulss, come la Berica, l’Euganea e la Polesana hanno cominciato con le sospensioni, “comunque di poche decine di persone. E stiamo lavorando per ridurre i disagi ed evitare di dover rinviare alcune prestazioni”, ha concluso Lanzarin.

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