Salute +

Alimentazione: tanti falsi miti in rete

Alimentazione: tanti falsi miti in rete

Sanità, ricerca, impresa e università: “Nutrirsi è una cosa seria e non può essere moda”. Le “bufale” che intaccano la nostra salute

Mangiare carboidrati a cena fa ingrassare e l’acqua del rubinetto fa venire i calcoli renali.
Il glutine fa male a tutti mentre il pesce è pieno di mercurio; questo alimento ha meno calorie, quindi è preferibile.
I pesticidi sul grano causano la celiachia.
Gli esempi potrebbero continuare a lungo, perché in rete se ne trovano davvero molti.
E condizionano il nostro modo di mangiare.
Tutte queste “verità”, tuttavia, molto spesso si rivelano falsi miti.
Come lo sono diete miracolose proposte da fonti anonime e a volte da sedicenti influencer con informazioni che possono portare a conseguenze negative sulla salute.
L’allarme è stato lanciato nel corso del convegnoDal grano al pane” svoltosi a Treviso e dedicato alla corretta informazione su cereali, farine e panificati.

Insieme contro i falsi miti alimentari

E’ doverosa una premessa. Non esistono alimenti buoni e cattivi: tutti vanno inseriti nelle giuste proporzioni nell’ambito di una dieta sana e varia.
Ciò detto, i mondi di sanità, università, impresa e ricerca riuniti nel convegno organizzato dal produttore veneto di farine Molino Rachello hanno fatto fronte comune unendo le forze contro la grande disinformazione che riguarda cereali, farine e panificati.
Dallo studio presentato da Agrifood Management and Innovation Lab dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, per esempio, emerge che solo il 13% della popolazione segue la dieta mediterranea, ma soprattutto vige una diffusa mancata conoscenza del significato e dei valori del cibo: “un analfabetismo alimentare che si limita al conteggio delle calorie e, forse, alla lettura degli ingredienti”.
Riguardo al grano, coltivato in Italia su 600 mila ettari a frumento tenero, pari a 3 milioni di tonnellate (40% del fabbisogno del Paese), questo rappresenta il 20% delle calorie e proteine consumate al mondo. Ma sconta una grave disinformazione soprattutto legata ai carboidrati e al glutine.
“Alcune false informazioni – spiega il dietista clinico Maurizio Fadda, docente all’Università di Torino – possono indurre a restrizioni alimentari non necessarie, con conseguenti carenze nutrizionali. Inoltre informazioni sbagliate sull’utilizzo di lievito e farine possono comportare scelte dietetiche non equilibrate o comportamenti alimentari disfunzionali”.

alimentazione

Sono 3 i principali macronutrienti essenziali

Insieme alle proteine e ai grassi, i carboidrati sono in realtà uno dei tre principali macronutrienti essenziali per il nostro organismo.
Una dieta sana e bilanciata ne prevede un consumo equilibrato perché forniscono non solo energia ma anche importanti sostanze nutrienti come vitamine, minerali e fibre.
Vanno preferite fonti di carboidrati complessi come cereali integrali, legumi e verdure.
In una dieta anche l’assenza di glutine, presente in alcuni cereali come il grano, l’orzo e la segale che sono anche fonti di fibre, vitamine B e ferro, può portare a carenza di nutrimenti essenziali.

Il glutine, se non si è celiaci, non va eliminato

“Inoltre – precisa Maurizio Fadda molti prodotti senza glutine spesso contengono ingredienti sostitutivi che possono essere più ricchi di grassi, zuccheri o additivi per migliorarne la consistenza o il sapore. Quindi, per coloro che non sono affetti da celiachia, non è necessario evitare il glutine e farlo potrebbe comportare carenze nutrizionali”.
E’ importante che si sappia perché una sana e consapevole scelta alimentare, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, può prevenire più dell’80% delle malattie.
La dieta dovrebbe essere equilibrata e sana fin dall’infanzia, in modo tale da prevenire, nei bambini sovrappeso e obesità e di conseguenza il sopravvenire di patologie in età adulta.
L’obesità pediatrica (nella fascia d’età tra i 5 e i 9 anni tocca punte del 42%) è uno dei problemi legati a scarsa attenzione al cibo e a un analfabetismo alimentare che – si sono trovati concordi i relatori del convegno – va combattuto. Educando il consumatore e incoraggiando le piattaforme online a contrastare le “bufale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.