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Errori di conio e tirature limitate: quando una moneta vale un patrimonio

Errori di conio e tirature limitate: quando una moneta vale un patrimonio

Ecco alcuni piccoli “tesori” che potremmo avere in tasca anche senza saperlo

Quanto vale una moneta da 20 centesimi? La risposta vi stupirà: può raggiungere qualche migliaio di euro. E qui l’inflazione non c’entra. È solo che, nel mondo del collezionismo numismatico, il valore delle monete può essere ben differente da esemplare a esemplare. E se, da un lato, possiamo continuare a spendere tranquillamente praticamente la totalità di quel che transita per le nostre tasche, al tempo stesso vale la pena di effettuare un piccolo controllo (che non costa nulla) se, per caso, a sua insaputa un commerciante ci ha dato di resto un pezzo raro e ricercato dagli appassionati. Sempre, comunque, con massima attenzione a eventuali falsi.

Quando una moneta vale più del suo valore

Le monete possono entrare nel mirino dei collezionisti principalmente per un paio di motivi. Il primo è la tiratura limitata di alcuni esemplari, che fin dall’origine sono pensati più come pezzi da collezione che destinati alla normale circolazione secondo il loro valore nominale. La seconda ragione, tendenzialmente involontaria, è la presenza sulla moneta di alcune anomalie derivanti da errori di conio, ovvero da difetti nella stampa della stessa. Va premesso anche che non tutti gli errori di conio sono considerati fonte di rarità dai collezionisti e che, così come la rarità e la richiesta sul mercato, le stesse condizioni di conservazione della moneta influiscono sul loro valore.

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20 centesimi: i tesori dalla Finlandia alla Grecia, dalla Germania all’Italia

Le monete da 20 centesimi, sottolineano i numismatici, sono il taglio che presenta maggiormente difetti di stampa, con numerose varianti che risultano così rare e ricercate, con valori da una decina di euro in su. La stella presente sui 20 cent finlandesi del 2002, per esempio, ha 6 punte invece di 5.
La moneta greca dello stesso anno, invece, riporta sul bordo esterno la scritta “euro” in caratteri occidentali e non con le lettere dell’alfabeto ellenico. Curiosa la storia dei 20 centesimi tedeschi del 2007 e del 2008: per una sovrapposizione avvenuta durante il processo di conio, la stella a 5 punte presenta al centro una croce di Sant’Andrea.
L’errore della moneta spagnola da 0,20 del 1999 non riguarda invece la stampa, ma le dimensioni, essendo leggermente più larga e sottile del normale. Ma anche alcuni pezzi italiani del 2002 con anomalie hanno toccato su eBay quotazioni fino a 1.000 euro.

I “2 euro” commemorativi del Vaticano

La caratteristica delle monete euro è di avere sul rovescio un’immagine diversa per ogni Paese. I singoli Stati possono però avere il permesso di emettere ogni anno fino a 2 speciali monete commemorative da 2 euro. In considerazione della tiratura limitata, si tratta di pezzi già di per sé ricercati dai collezionisti e quindi con un valore reale superiore a quello nominale, con però vere e proprie impennate in caso di errori di conio.

Una delle monete commemorative più ambite è quella emessa dalla Città del Vaticano per la 20^ Giornata mondiale della gioventù del 2005, coniata in soli 100 mila esemplari e che, se in ottime condizioni, può trovare acquirenti disposti a sborsare anche più di 300 euro. Tutte le monete commemorative del Vaticano, vista la limitata capacità di stampa da parte del piccolo Stato, risultano comunque particolarmente ricercate.

Errori di conio sulle monete italiane da 1 e 2 euro

Per sapere se una nostra moneta può risultare interessante per un appassionato di numismatica, un primo approccio può essere quello di controllare la data di emissione. La classica moneta da 2 euro italiana con l’immagine di Dante Alighieri può infatti presentare errori di stampa soprattutto nell’edizione del 2005 e in quella del 2012, con valori che, in alcuni casi, hanno raggiunto tra i 14 e i 15 mila euro.

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Quanto alla tipica moneta da 1 euro con l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, uno dei pezzi più ricercati è quello del 2009, che presenta un errore di conio sotto l’ascella destra del disegno riportato sul retro della moneta. Una differenza che probabilmente potrebbe sfuggire a un occhio non allenato ma che, se rilevata, può portare il proprietario a incassare più di 2 mila euro. Ma il massimo sarebbe avere quella stampata senza data: su eBay la quotazione è di 39 mila euro.

Alberto Minazzi

5 commenti su “Errori di conio e tirature limitate: quando una moneta vale un patrimonio

  1. Sono in possesso di euro 1 senza r e senza data che non mi viene valutata. Cosa devo fare?


  2. Grazie davvero per la disponibilità e per la qualità della informazione


  3. Vorrei contattarla per fargli vedere una moneta da €2 del 2008 con evidenti errori di conio


  4. Buon giorno sono Erik se dovessi trovare delle monete con dargli errori dove posso portarle? grazie


  5. Se vi interessa, sarei disposto a cedere ( forse ) la mia preziosa moneta da 1euro del 2009. N.b. senza firma e uomo vitruviano sdoppiato, e altri errori . Buona Domenica.


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