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Crociere, la ripartenza. Il 2023 sarà di nuovo l'anno di Venezia?

Crociere, la ripartenza. Il 2023 sarà di nuovo l'anno di Venezia?

Presentata ufficialmente la stagione crocieristica 2023, il punto sul progetto di rilancio del porto lagunare

La crocieristica italiana, nel 2023, potrà tornare sui livelli pre-Covid del 2019 e forse anche superarne, sia pure di un 1%, i relativi record.
Lo dice Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza nella macroindustria turistica, nella 14^ edizione del suo speciale “Il traffico crocieristico in Italia nel 2022 e le previsioni per il 2023”.
Continuando il trend di ripartenza iniziato nel 2021, il report stima nello specifico che i passeggeri movimentati nel nostro Paese dovrebbero passare da 9,27 a 12,35 milioni, con un incremento del 33,3%. E le “toccate” delle navi, con un +1,9% su base annua, dovrebbero salire da 4.888 a 4.979.

I numeri di Venezia

Nel contesto generale, uno dei porti destinato secondo Risposte Turismo a far registrare la crescita maggiore dovrebbe essere quello di Venezia, con l’incremento atteso più elevato (+148%) nel numero di passeggeri (da quasi 242 mila a circa 600 mila), e un passaggio da 254 a 271 accosti (+6,7%), quarta migliore performance tra i principali 15 scali nazionali.
Intanto, i numeri ufficializzati dal Commissario riguardo al 2022 sono 238 mila passeggeri (197 mila in home port) e 216 toccate, più 6.789 passeggeri e 43 toccate per le due navi fluviali.
“Sono dati statistici – commenta Fabrizio Spagna, presidente di Vtp, la società che gestisce la Marittima lagunare – perché i numeri restano sotto a quelli del 2019 di oltre il 60%. Ma non dimentichiamo che nel 2021, col decreto 103, ci siamo trovati improvvisamente quasi a “navi zero”. Ma ci siamo rimboccati le maniche e stiamo lavorando perché questa occasione di crisi si trasformi in una grande opportunità di definire insieme qual è il futuro della crocieristica a Venezia all’insegna della sostenibilità e della compatibilità con la città”.

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Da sx: Andrea Tomaello (vicesindaco di Venezia), Fabrizio Spagna (presidente Vtp), Fulvio Lino Di Blasio (presidente Adspmas e commissario straordinario per la crocieristica a Venezia), Piero Pellizzari (comandante Capitaneria di porto di Venezia)

La stagione 2023 e il nuovo modello crocieristico di Venezia

I principali attori dello scalo lagunare hanno intanto presentato il calendario della stagione crocieristica 2023 a Venezia che, a oggi, vede confermati 243 approdi di 24 compagnie (sono state 21 nel 2022).
“La volontà – ha introdotto Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale (Adspmas) – è quella di dire che la stagione esiste a chi chiede se le navi vengano ancora a Venezia. Il modello di turismo crocieristico a Venezia si sta evolvendo, cercando di integrare sempre più l’attività crocieristica nell’ambito della vita della città, con l’auspicio di costruire un sistema in cui il crocierista entri in punta dei piedi”.
“La vera aspettativa – ha aggiunto Spagna – è quella di ridare spazio e un ruolo centrale alla Marittima attraverso il ripristino di un minimo di accessibilità nautica. Poi dovremo passare da un turismo guidato dalla domanda a un turismo guidato dall’offerta, visto che le possibilità di approdo non saranno illimitate”.
Le previsioni sono di un aumento delle navi posizionate da 32 a 47 , con 6 navi che arriveranno a Venezia per la prima volta.
Dovrebbero così essere superati i 500 mila passeggeri, con la conferma di una quota dell’86% tra coloro che utilizzano lo scalo lagunare come homeport di partenza o arrivo del proprio viaggio. Tornando agli approdi, è atteso un incremento del 42% (da 116 a 165) anche nelle banchine di terraferma di Marghera (che lo scorso anno hanno contato 29 toccate alla banchina Liguria e 62 alla banchina Lombardia) e Fusina, in condivisione con i traghetti.

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Il punto sull’attività commissariale delle crociere a Venezia

L’attività crocieristica a Venezia, va ricordato, è sottoposta alla gestione commissariale affidata proprio a Di Blasio.
Un programma, con orizzonte temporale 2026, che prevede una serie di interventi per il rilancio dello scalo: dalla realizzazione di punti di attracco temporanei, 3 dei quali sono operativi dal 2022, alla manutenzione dei canali esistenti, alla progettazione, affidamento e realizzazione della nuova stazione marittima in terraferma. Un quadro che, nel 2027, vedrà 6 approdi disponibili, per poter accogliere un milione di passeggeri (900 mila in homeport) e gestire 385 toccate.
Riguardo agli scavi, Di Blasio nell’occasione ha precisato che l’intervento di manutenzione sul canale Vittorio Emanuele non prevederà scavi più profondi rispetto a quelli storici, non costituendo in altri termini una soluzione alternativa al vecchio passaggio in bacino San Marco per le navi più grandi, ma essendo destinato a una categoria intermedia di navi. Un altro tra i numerosi progetti gestiti dalla struttura commissariale, in collaborazione con le Università veneziane, mira a far imbarcare prima dell’approdo dei formatori culturali per far meglio conoscere ai crocieristi la realtà culturale e storica e veneziana.

Come ha reso noto il presidente di Vtp Spagna, invece, Fusina accoglierà già da ora 6 navi in più: navi del settore del lusso, che si fermeranno più notti e più giorni. “L’homeport e questo progetto – ha commentato il vicesindaco di Venezia, Andrea Tomaello – mostrano la direzione verso cui vuole andare la città: un turismo meno “mordi e fuggi” e un porto che sia sempre più parte integrante della città, senza nessuna contrapposizione”.

Crociere 2022: Civitavecchia seconda nel Mediterraneo

Soprattutto nella seconda parte dello scorso anno, quando anche la percentuale di occupazione a bordo è salita dal 50% all’85%, il traffico crocieristico in Italia è intanto più che triplicato dal 2021.
Il primo porto del Mediterraneo, riporta Risposte Turismo, è risultato Barcelona, in Spagna, con oltre 2,3 milioni di passeggeri (+324%) e 807 toccate nave (+191%). È intanto salito al secondo posto il primo porto italiano, Civitavecchia, con 2,17 milioni di passeggeri (+319%) e 783 accosti (+186%).
Dalla top 20, che vede a completare il podio la francese Marsiglia, nel 2022 è rimasta fuori Venezia (che pure, comprendendo anche Chioggia, ha incrementato del +730,9% i passeggeri), ma ci sono altre 8 realtà italiane: Napoli (5^), Genova (6^), Palermo (11^), La Spezia (13^), Savona (14^), Livorno (16^), Trieste (17^) e Bari (19^).
Proprio il capoluogo pugliese ha fatto registrare il record di incremento di toccate (+918%), mentre quello riguardante i passeggeri è della montenegrina Cattaro, 18^ assoluta, con un +4476% su base annua.

Le crociere a Venezia e in Veneto nel contesto nazionale

Nel contesto nazionale, pur al quinto posto per valori assoluti con 202.520 passeggeri imbarcati e sbarcati, nei dati di Risposte Turismo i porti di Venezia e ancor più Chioggia risultano i primi d’Italia (rispettivamente con l’83,7% e il 90%) per percentuale di crocieristi che hanno utilizzato lo scalo come “homeport” (cioè come partenza o arrivo del proprio viaggio) rispetto a quelli che vi sono solo transitati.
Tra le altre caratteristiche, Venezia è anche il porto italiano, tra i principali 15, dalla maggior stagionalità, con il 74,7% dei passeggeri concentrati nel periodo estivo, con valori superiori alle medie nazionali per tutti e 4 i mesi da giugno a settembre. In particolare la quota di agosto, primo mese anche nel contesto globale del Paese, è pari al 25,4% del totale delle crociere a Venezia (la media italiana è del 17,6%).

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Allargando la prospettiva territoriale, gli 8 porti del Veneto, con oltre 258 mila passeggeri movimentati (+787% e una quota nazionale del 2,8%) e 265 toccate (+703% e 5,4%), sono risaliti dalla 10^ all’8^ posizione in una classifica tra regioni che vede primeggiare Liguria e Lazio per passeggeri e Sicilia per toccate.
Significative, oltre a quelle della Calabria, le cifre di Ravenna, unico porto crocieristico dell’Emilia Romagna, con un +12352% di passeggeri e +1213% di toccate, intercettando anche parte del traffico tradizionalmente concentrato su Venezia.

Le prospettive: dalla nave alla città in lancione?

Il settore crocieristico è  tornato dunque a ragionare su prospettive di sviluppo. Si evidenzia, per esempio, che fino al 2028 è previsto il varo di 62 nuove navi, per complessivi 140 mila posti letto, in media 2.200 per unità e il 50% fino a 1.000 posti.
Il 40% delle nuove navi sono alimentate a gas naturale liquefatto, con il picco di consegne previsto per il 2025, aprendo un biennio in cui saranno consegnate 11 unità oltre 3 mila passeggeri.

A Venezia, intanto, la Capitaneria di Porto sta ragionando sull’emissione di un’ordinanza per consentire il trasporto in centro storico (probabilmente in Marittima e a San Basilio, visti i lavori di rifacimento di Riva Sette Martiri), già per una quindicina di volte in questa stagione, dei passeggeri di navi attraccate in rada utilizzando lancioni, come sperimentato già nel 2022 da Norwegian Gem.

“Abbiamo ricevuto – spiega il comandante della Capitaneria di Porto, Piero Pellizzari – istanze in questo senso e stiamo lavorando per verificare la possibilità di effettuare questa attività, studiando non solo gli aspetti di sicurezza, ma anche individuando le aree interessate. Sarà inoltre necessario anche rilasciare una concessione di battellaggio, verificando i requisiti del richiedente”.
“Le toccate in rada – aggiunge il presidente di Vtp – devono essere autorizzate e il consiglio che abbiamo dato, essendo stati interpellati sul tema, è di fare richieste accettabili e sostenibili, non immaginando di effettuare questo servizio nei weekend o con approdo in Piazza San Marco”.

Alberto Minazzi

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