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Covid: in crescita la curva del contagio. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe

Covid: in crescita la curva del contagio. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe

Si inverte la curva dei contagi da Covid dopo 7 settimane di discesa. I numeri registrano un +43% di nuovi casi e risultano in aumento anche i ricoveri, +7,5%.
Per contro, nell’ultima settimana dal 20 al 26 ottobre, si è assistito a un calo del -52,9% di nuovi vaccinati e al raggiungimento di 1,2 milioni di terze dosi.
Lo rileva il report della Fondazione Gimbe secondo il quale il numero di nuovi casi è passato da 17.870 a 25.585.
Tuttavia, nonostante la curva dei contagi in crescita, tutte le regioni italiane restano bianche. La crescita, sia pur meno preoccupante rispetto a quanto sta accadendo negli altri Paesi europei, mette in allerta.

Il monito dell’Iss agli addetti ai lavori

L’andamento dell’epidemia “va monitorato con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica – scrive l’Istituto Superiore della Sanità nelle conclusioni del proprio monitoraggio settimanale -. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici è in aumento e in avvicinamento alla soglia epidemica”.

 

@Fondazione Gimbe

I nuovi casi nelle regioni italiane, aumentano Rt e incidenza

Nella settimana dal 20 al 26 ottobre tutte le regione tranne Sardegna e Valle d’Aosta registrano un incremento percentuale dei nuovi casi, che potrebbe essere in parte influenzato dall’aumento del 21,1% dei tamponi totali rispetto alla settimana precedente. Un dato che salta subito agli occhi è quello sull’incidenza settimanale insieme alla crescita dell’indice di trasmissibilità. A livello nazionale l’incidenza sale da 34 a 46 casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Si è quindi molto vicini alla soglia d’allerta fissata a quota 50.

Un focolaio a Trieste

Tra le province, a Trieste, il record di incidenza con 150 casi ogni centomila abitanti. In questa città, dieci giorni dopo le proteste contro il Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro, si è sviluppato un focolaio Covid che ha portato alla positività di 56 persone.
E’ di poco al di sotto della soglia d’allerta di 1 anche l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, pari a 0,96. Un balzo in avanti dallo 0,86 della scorsa settimana e che si stima subisca un ulteriore aumento a 1,14 la prossima.

Diminuiscono i decessi, scorte di vaccini a quota 11 milioni

La buona notizia riguarda la diminuzione dei decessi.
Ne sono stati registrati 249 negli ultimi 7 giorni rispetto ai 271, vale a dire -8,1% con una media di 36 al giorno contro i 39 della settimana precedente.

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A livello ospedaliero si registra un incremento del 7,5% dei posti letto occupati dai pazienti Covid in area medica e una riduzione del 3,9% di quelli in terapia intensiva. I ricoveri in quest’ultima passano da 355 a 341.

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Sulla situazione vaccini, pur in assenza di nuove forniture, per la seconda settimana consecutiva le scorte di siero a mRNA si attestano a quota 11 milioni.
Il 78,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 75,1% ha completato il ciclo.

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E’ in calo, nell’ultima settimana, il numero di somministrazioni, con una media mobile a 7 giorni di 152.345 dosi al giorno.
La copertura con almeno una dose è molto variabile in base alle fasce di età.
Si va dal 97% degli over 80 al 72,9% della fascia 12-19. Rispetto alla settimana precedente si registrano incrementi sempre più modesti.
Il numero di persone vaccinate con almeno una dose cresce dello 0,7% nelle fasce anagrafiche 12-19, 20-29, 30-39; dello 0,5% nella fascia 40-49; dello 0,4% tra 50-59, mentre negli over 60 l’incremento non supera lo 0,2%.

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