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L’Antitrust indaga sulla patatina super piccante

L’Antitrust indaga sulla patatina super piccante

Dopo il Ministero della Salute, che ha assegnato ai Carabinieri del Nas il compito di indagare, il procedimento dell’Antitrust potrebbe portare alla sospensione del suo commercio in Italia

E’ nota per essere particolarmente piccante e viene venduta in confezioni a forma di bara.
Si tratta di una tortilla aromatizzata con il peperoncino Carolina Reaper e il Trinidad Scorpion Moruga, un mix incredibile, certo non alla portata di tutti i palati.
Tanto che può provocare, come si legge sul sito internet dedicato al prodotto, un forte bruciore in bocca, visione offuscata o difficoltà respiratorie per un breve periodo di tempo come accade quando si assumono altri peperoncini piccanti.
Alle persone particolarmente delicate o allergiche alla capsaicina (un composto chimico presente in diverse concentrazioni nelle piante di genere Capsicum e che produce una sensazione di bruciore in tutti i tessuti con cui viene a contatto, ndr) è sconsigliato di ingerirla.
Ora la patatina più piccante del mondo al centro di challenge su Tik Tok che coinvolgono molti adolescenti che si sfidano nel mangiarla e poi riprendersi in video per mostrare la propria reazione e per i quali ci sarebbe anche un premio, è finita sul tavolo dell’Antitrust.

L’apertura del procedimento dopo la denuncia dei consumatori

Una questione certamente delicata considerato che nel mese di settembre, proprio a causa di questa sfida, la “Hot Chip challenge” (che il termine sfida porta anche nel nome) ha causato una vittima: un ragazzo quattordicenne americano che aveva partecipato alla gara sui social.
Come ha sottolineato l’Unione Nazionale Consumatori, la patatina più piccante del mondo è pericolosa e soprattutto induce i giovani a percepire il consumo e l’acquisto come una sfida.
Oltre che attraverso il tam tam sui social, si può tranquillamente comprare su Amazon per 15 dollari.
A questo punto l’Antitrust intende vederci chiaro e ha avviato un procedimento sulla patatina super piccante.
A preoccupare è soprattutto lo slogan pubblicitario della Hot Chip challenge: “quanto riuscirai a resistere senza correre a bere qualcosa che spenga questo incendio?” che, secondo la denuncia dei consumatori, avrebbe sfruttato l’elemento della sfida e della relativa pericolosità come leva per accrescere l’attrattività e di conseguenza le vendite della famigerata patatina per indurre i consumatori, soprattutto i più giovani, a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza.

“Potrebbe esserne sospeso il commercio in Italia”

Il procedimento riguarda la società Daves’s in qualità di distributore in Italia del prodotto denominato della società Hot-Chip con sede legale nella Repubblica Ceca.
“Sulla base degli acquisiti sussistono nel caso di specie – si legge nel documento di denuncia dell’Unione Nazionale dei Consumatori – i presupposti perché l’Autorità deliberi la sospensione provvisoria della pratica commerciale posta in essere dal distributore del prodotto in Italia” dato che le condotte “caratterizzate da rilevanti profili di aggressività e ingannevolezza – continua il testo – sono ancora in atto e suscettibili di produrre effetti gravi e irreparabili in quanto idonee a porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, in particolare consumatori più fragili e vulnerabili in quanto minori e adolescenti”.

 

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