Coldiretti: da inizio anno raddoppiati gli ettari di terreno bruciati in Italia. E sta tornando l’anticiclone africano
Nell’ultima settimana, l’anticiclone africano ci ha concesso una tregua dopo le temperature eccezionalmente alte di fine giugno, anche se i meteorologi annunciano l’imminente ritorno sull’Italia di una nuova bolla di caldo di origine sahariana. Intanto, il nostro Paese continua però ad aggiornare il bollettino di un altro fenomeno che, specie negli ultimi anni, d’estate registra un’impennata: gli incendi. Perché, nelle ultime settimane, a prendersi ampio spazio tra le cronache su questo fronte non ci sono solo le notizie provenienti soprattutto da Stati Uniti e Spagna, ma anche quelle riguardanti l’intera Penisola. E, anzi, Coldiretti evidenzia un raddoppio degli ettari bruciati nei primi mesi dell’anno rispetto alle medie degli ultimi 20 anni.
Terra che brucia, dal Colorado a Spagna e Francia
Il quadro delle ultime settimane è fortemente preoccupante, sia in Nord America che nell’Europa mediterranea. Negli Usa, fulmini, temperature elevate, bassa umidità e forti raffiche di vento hanno provocato incendi che hanno interessato, tra gli altri, circa 20 km quadrati del North Rim del parco nazionale del Grand Canyon (che resterà chiuso per il resto della stagione), un’area di circa 162 km quadrati in Colorado e un’altra di 36 km quadrati al confine dello stesso Stato con lo Utah. Intanto, in Spagna, nella provincia di Tarragona in Catalogna sono andati in fumo la scorsa settimana oltre 8 mila ettari in 24 ore e anche in Francia, in particolare a Marsiglia (con anche un lockdown) e Narbonne, sono divampati violenti roghi.
In Italia, fiamme in Sicilia, Sardegna, Puglia (e non solo)
Le nostre regioni maggiormente interessate dagli incendi, invece, sono quelle meridionali. Nella sola giornata di domenica 13 luglio, per esempio, si sono registrati ben 16 nuovi roghi in Sicilia, con il Trapanese tra le zone maggiormente interessate. Nell’altra grande isola italiana, la Sardegna, nella stessa giornata le fiamme hanno invece devastato le campagne tra Sindia e Macomer, rendendo necessario l’intervento anche di 2 Canadair e 2 elicotteri. Canadair in azione anche in Puglia, sulla costa di Santa Cesarea, dove è stata chiusa la litoranea. Il Salento viene dunque interessato nuovamente dal fenomeno a pochi giorni dal rogo che, tra il 9 e il 10 luglio, ha distrutto oltre 150 ettari. Poco distante, nella serata del 13 luglio, fiamme anche nella discarica di Valenzano, alle porte di Bari. Sempre una discarica, nel pomeriggio, aveva intanto preso fuoco a Milano, mentre a Roma bruciava una chiesa evangelica. Venerdì 11, lungo l’A4 tra Duino e Sestiana, i Vigili del Fuoco di Trieste avevano invece dovuto spegnere un fronte di fiamma lungo 300 metri.
Coldiretti: raddoppiano i terreni bruciati in Italia
Gli incendi, nelle ultime giornate, non hanno risparmiato anche altre regioni, tra cui Toscana, Lazio e Basilicata, spingendo Coldiretti a pubblicare un’analisi del fenomeno sulla base di dati Effis. E il quadro è fortemente preoccupante: da inizio anno a oggi, in Italia sono andati a fuoco circa 18.600 ettari di superficie. Una quantità, sottolinea la confederazione dei coltivatori diretti, che raddoppia la media degli ultimi 20 anni, pari a poco più di 9.300 ettari. Tra le cause individuate, insieme al caldo, all’assenza di precipitazioni e impatto dell’uomo (circa il 60% degli incendi è doloso), Coldiretti sottolinea anche le difficoltà di gestione del patrimonio forestale nazionale, visto che un terzo dei boschi non è curato con interventi colturali, rendendolo così più vulnerabile, con un impatto rilevante anche dal punto di vista economico. Si stima infatti che ogni ettaro bruciato costi oltre 10 mila euro, tra spegnimento, bonifica e ripristino.
Meteo: torna l’anticiclone africano
La situazione rischia di peggiorare con il nuovo aumento delle temperature annunciato dai meteorologi. Come sottolinea iLMeteo.it, dopo una settimana in cui, anche per i numerosi temporali, il termometro si è attestato su valori in linea con le “classiche” estati italiane, già a partire da oggi, lunedì 14 luglio, è iniziato un netto miglioramento climatico legato sempre all’anticiclone africano.
Il bollettino, comunque, sottolinea che l’aumento termico, in questa tornata, non raggiungerà valori eccezionali, con solo qualche picco oltre i 35° limitato all’estremo Sud. Le temperature questa settimana varieranno così tra 19° e 23° di minima e 31° e 33° di massima, anche se i modelli mostrano per l’ultima decade del mese una tendenza in cui potrebbe tornare a dominare il caldo africano. Il tutto, in ogni caso, non escludendo al Nord spazi per temporali, che anzi potrebbero riaffacciarsi su Triveneto e medio-alto Adriatico già dalla metà di questa settimana.
Alberto Minazzi