Si tratta dello strumento più tecnologicamente avanzato che consente al chirurgo di “sentire” i tessuti come se operasse con le proprie mani
E’ stato utilizzato per la prima volta in Italia per eseguire tre complessi interventi chirurgici, andati a buon fine. L’evento rivoluzionario ha visto protagonista all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (VR) il Robot Da Vinci 5, lo strumento più avanzato finora prodotto. Grazie a questa nuova tecnologia, il nosocomio veneto diventa anche l’unico sul territorio nazionale a essere dotato di un sistema di chirurgia full robotic che include già Robot Da Vinci Xi, il Da Vinci single-port e il Robot diagnostico ION, con 600 interventi eseguiti solo nel 2025. Gli interventi con il Da Vinci 5 riguardavano tre diverse specialità: urologia, ginecologia e colorettale.
La nuova frontiera della chirurgia: il Robot “tattile”
L’elemento che caratterizza la rivoluzione apportata da Robot Da Vinci 5è il suo “tocco sensibile”.
Grazie a un sistema di sensori, posizionati vicino alle punte degli strumenti, il Robot misura infatti in tempo reale la trazione e le forze direzionali esercitate.
In questo modo, il chirurgo seduto alla consolle, torna a “sentire i tessuti che tratta, come se il braccio dello strumento fosse un unicum con il suo. Ciò gli permette di calibrare la forza di azione consentendo di procedere con una chirurgia dolce sui tessuti che vengono inevitabilmente stressati durante l’intervento. Si riducono così i rischi di complicanze e perdita di sangue, con esiti clinici migliori e tempi di degenza ridotti.
Da Vinci 5 preciso e sicuro
Il primo intervento con il nuovo robot è stato di isterectomia radicale per endometriosi severa , guidato dall’équipe di Marcello Ceccaroni, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia; il secondo di prostatectomia radicale per tumore alla prostata effettuato da Stefano Cavalleri, direttore dell’UOC di Urologia e da Vincenzo De Marco, responsabile dell’Urologia Robotica. Il terzo complesso intervento ha riguardato un paziente con tumore al colon sottoposto alla rimozione di una porzione dello stesso dal team coordinato da Giacomo Ruffo, direttore dell’UOC di chirurgia generale.

La tecnologia “tattile” Force Feedback consente di raggiungere un livello di precisione e sicurezza ancora maggiore rispetto ai precedenti modelli. “Il nuovo sistema ha una potenza di calcolo 10 mila volte superiore – sottolinea il responsabile dell’Urologia Robotica Vincenzo De Marco – ed è predisposto per programmi di intelligenza artificiale finalizzati a fornire un’analisi dettagliata di ogni procedura aiutando il chirurgo a migliorare le proprie prestazioni a beneficio del paziente”.
La dotazione all’avanguardia all’IRCCS di Negrar
Il Da Vinci 5 si unisce alla dotazione robotica all’avanguardia già presente all’IRCCS di Negrar.
Qui sono già operativi il Da Vinci sigle-port che permette interventi con una sola micro incisione, rispetto alle 5-6 di altre piattaforme, attraverso la quale vengono inseriti strumenti altamente performanti che consentono un gesto chirurgico più preciso di quello della mano dell’operatore e il broncoscopio robotico ION, fondamentale per l’individuazione di noduli polmonari, in quanto consente di diagnosticare precocemente e con maggiore certezza anche il 30% di quelle lesioni che non possono essere raggiunte con le tradizionali tecniche di biopsia, perché troppo piccole o situate in posizioni sfavorevoli.



