Gli studi scientifici sfatano il mito dei 2 kg accumulati con le mangiate delle Festività. Il vero problema è smaltire subito l’eccesso di peso per evitare accumuli stabili
Riuscire a limitarsi, quando ci si siede a tavola per festeggiare in compagnia il Natale, è una vera impresa, tra le tante leccornie che trasformano pranzi e cene in qualcosa che va ben oltre un semplice pasto. Così come è difficile non provare un senso di colpa quando si vede tradotto dalla bilancia il risultato di questo regime alimentare tutt’altro che ottimale. Eppure, alla fine delle Festività, l’accumulo è ben inferiore rispetto a quel paio di kg inizialmente comparsi sul display. Lo dice la scienza. Che, piuttosto, invita a rimettersi subito in carreggiata, per evitare che, etto dopo etto, l’accumulo di peso diventi stabile.
Le Feste “pesano” meno di mezzo kg
Lo studio in materia realizzato dal National Institute of Health ha appena compiuto un quarto di secolo, ma le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori sono state confermate anche da lavori più recenti. Secondo i risultati pubblicati nel 2000 sul New England Journal of Medicine, i 195 americani di cui è stato monitorato il peso per un anno avevano accumulato, nel periodo tra il quarto giovedì di novembre (ovvero il cosiddetto “Giorno del Ringraziamento”, che apre le Festività negli Stati Uniti) e Capodanno, in media 0,48 kg. E questo nonostante le persone credessero di essere ingrassate molto di più.

Un’illusione, insomma. Esattamente come la sensazione di gonfiore che segue a un pasto eccessivo, che in realtà dipende dall’allungamento dei tempi di digestione. Anche perché le cifre sono simili a quelle emerse dall’analisi dell’Università eCampus, uscita nel 2025 sul Journal of Obesity. In questo caso, la forbice di aumento è risultata in media tra i 300 e i 700 grammi, cioè circa lo 0,5% del peso corporeo totale. Per chi pesa 70 kg, in altri termini, si parla cioè di un incremento tra i 350 e i 420 grammi.
Qualche fetta di panettone non è nemica della bilancia
Pur non essendo concretamente così elevato, l’aumento di peso in occasione delle Festività di fine anno supera però la metà di quello che un adulto accumula durante l’arco di un intero anno. Se la formula principale da adottare per combattere questa tendenza è il contenimento delle calorie del cibo consumato, al riguardo la scienza sfata un’altra idea diffusa. Ovvero l’equivalenza automatica tra le calorie ingerite e quelle contenute nel tessuto adiposo umano. Un kg di quest’ultimo ne contiene tra le 7 mila e le 7.700; ma gli studi dicono che ne vanno in realtà introdotte nell’organismo quasi 12 mila in più per produrre l’aumento di peso corporeo di un kg.

Quando si mangia di più, infatti, l’organismo produce una serie di reazioni che modificano il metabolismo e il consumo di energia. Così come non tutti i cibi hanno lo stesso effetto, visto che le calorie introdotte con alimenti trasformati portano più facilmente a un aumento di peso. In ogni caso, possiamo essere tutto sommato tranquilli anche nel caso di piccoli sgarri alla regola: è stato calcolato che, per introdurre nella dieta 12 mila calorie in più, bisognerebbe mangiare quasi 3 fette di panettone al giorno per 2 settimane consecutive.
I veri problemi del peso accumulato durante le Feste
Se oltre la metà del campione dello studio più datato è ingrassata di massimo 1 kg e meno del 10% ha preso oltre 2 kg, non mancano però i campanelli d’allarme per gli aumenti di peso durante le Feste. Il primo riguarda chi è già sovrappeso o obeso o ha più fame, visto che ha una maggior probabilità di ingrassare. In generale, però, il problema principale riguarda la gestione di un aumento di peso, sia pur limitato. Una delle cause dell’ingrassamento è infatti legata al fatto che, in questo periodo, diminuisce il movimento. È dunque fondamentale, appena si torna alla normalità, riprendere anche l’attività fisica. E questo perché, dice sempre lo studio, se quel peso non viene perso nei mesi immediatamente successivi a quelli degli eccessi a tavola, i kg in più rimangono e, piccolo aumento dopo piccolo aumento, nel corso del tempo si accumulano, contribuendo a un aumento di peso stabile e portando così verso una condizione di sovrappeso o obesità. Per contrastare questa tendenza, allora, l’invito è quello di cercare di mantenere un peso il più possibile stabile anche nei mesi invernali.
Alberto Minazzi



