Dal 2 al 5 ottobre l’Arsenale ospita 160 maestri artigiani tra tradizione, innovazione e bellezza
Da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025, l’Arsenale di Venezia si trasformerà in un enorme laboratorio dell’eccellenza artigiana.
La terza edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano è pronta a portare in Laguna oltre 160 maestri artigiani da tutta Italia.
Tra le Tese e le Nappe di San Cristoforo dell’Arsenale, in quegli oltre 7.000 metri quadrati di spazi restaurati che un tempo furono fabbrica di galeazze e navi della marineria veneziana, si mescoleranno memoria storica e creatività contemporanea, antichi saperi e nuove tecniche capaci di dar spazio alle molteplici identità regionali dello stivale e di diventare una delle principali vetrine del Made in Italy.
Il taglio del nastro è fissato per giovedì 2 ottobre alle 11.00, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro e delle autorità civili e militari. Da quel momento, il pubblico potrà immergersi in quattro giorni di meraviglia, con orari continuati dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso 18.30) e un sabato speciale con chiusura alle 20.
Dalla carta al vetro, dal legno all’oro
Il Salone offre una panoramica molto ampia del panorama artigiano italiano.
Ci sono gioielli cesellati con fili d’oro, tessuti pregiati, ceramiche artistiche, mobili di design, cartapesta, pelletteria e lampade che diventano opere d’arte. E poi dettagli curiosi: penne in legno, miniature medievali, motociclette e macchine da scrivere restaurate, biciclette d’autore, strumenti musicali.
Tutto racconta la capacità italiana di trasformare materiali, anche ordinari, in oggetti straordinari.
Lo spettatore può così muoversi tra creazioni che raccontano un’arte antica, ma che dialogano con il design contemporaneo e con pratiche sostenibili.
Tradizione veneziana e futuro sostenibile
Quest’anno grande attenzione al vetro di Murano, tutelato dalle associazioni che ne garantiscono l’autenticità.
La Fondazione Musei Civici porta inoltre i frutti di progetti con scuole e istituti nazionali, mostrando come il mestiere possa passare di mano in mano alle nuove generazioni.
Accanto alla tradizione, l’artigianato mostra anche un volto green: materiali di recupero che diventano design, processi sostenibili che dimostrano come il fare manuale possa dialogare con l’innovazione ecologica.
Oltre alle esposizioni, il Salone propone più di 70 dimostrazioni dal vivo. È un’occasione rara per vedere i maestri all’opera, che intagliano, soffiano, intrecciano e cesellano sotto gli occhi dei visitatori.
In parallelo, la Torre di Porta Nuova ospita incontri e dibattiti su formazione, passaggio generazionale, sostenibilità e futuro dell’artigianato.
L’incontro con il Festival delle Idee
Tra i momenti più attesi c’è la collaborazione con il Festival delle Idee.
Domenica 5 ottobre la Torre di Porta Nuova ospiterà una giornata speciale: alle 11.00 l’incontro “Tipicamente veneziano”, un excursus sulla storia e le prospettive delle produzioni tradizionali legate al sito UNESCO.
Alle 15.00, lo spettacolo “Armonie di sale e pepe” con letture in musica di Mirko Artuso e le note di Giovanni dell’Olivo e Serena Catullo che raccontano storie di pescatori, vetrai e ricamatrici.
Una sinergia che arricchisce il Salone e lo proietta in un orizzonte più ampio, quello del talento come motore culturale e sociale.
L’Arsenale ieri e oggi
L’Arsenale è molto più di un contenitore: costruito tra XII e XVI secolo, fu il maggiore cantiere navale preindustriale del mondo e simbolo della potenza della Serenissima.
Oggi, tra colonne di pietra d’Istria e volte luminose, ritorna a essere fucina di talenti dove i mestieri antichi si rinnovano e si raccontano.