La denuncia dell’Enpa: solo a luglio oltre 7.300 casi tra cani e gatti. Un vademecum per partire in tranquillità in vacanza insieme a loro
La nuova legge approvata dal Parlamento a fine maggio, che ha riscritto le regole del Codice penale rivoluzionando il concetto di fondo della loro tutela, non sembra essere per ora riuscita ad arginare uno dei fenomeni più odiosi che si ripropongono ogni estate: l’abbandono degli animali.
Secondo quanto riportato dall’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, nel solo mese di luglio sono stati oltre 3 mila i cani e 4.300 i gatti abbandonati in strada dai loro padroni e poi portati nei rifugi o dai veterinari dalle persone che li hanno soccorsi. Per l’Enpa, si deve dunque parlare ancora di una “piaga”. E ricordare quello che è lo slogan scelto per la campagna “Non buttarlo via. Non è un rifiuto”, ripreso anche in occasione della Giornata nazionale contro l’abbandono degli scorsi 5 e 6 luglio. Ovvero: “L’amore non va in vacanza”.
La (spesso difficile) estate degli animali da compagnia
Non solo la legge, ma nemmeno le tante videocamere presenti nelle nostre città, riescono dunque a fare da deterrente. Anche perché, ammettono i responsabili Enpa, è sufficiente scegliere luoghi sperduti per sfuggire ai controlli e abbandonare cani e gatti al loro destino, mettendo a rischio non solo la loro vita, ma anche la sicurezza delle persone. Ma difficilmente riescono a far breccia nella sensibilità delle persone anche le storie che, in un modo o nell’altro, si chiudono positivamente, che Enpa racconta puntualmente sul suo sito. L’ultima in ordine di tempo, per esempio, è quella di Agostino, un giovane cane trovato solo, debilitato e malato a Gravina di Puglia, dove si era rifugiato su alcune balle di paglia nel tentativo di sfuggire al caldo e alla sofferenza. Salvato da due ragazze, che l’hanno poi affidato alla locale sezione dell’Enpa, è stato curato e protetto. “Agostino, adesso al sicuro, rappresenta – conclude l’Enpa – tutti quei cani invisibili che ogni giorno sopravvivono per strada, sperando che qualcuno li noti. Lui è stato fortunato. Ora ha bisogno di una comunità che lo accompagni nella guarigione e nel ritorno alla dignità”.
Verso una cultura del rispetto dell’animale: un utile vademecum per chi parte
Per completare il discorso-abbandoni, rimarca l’Enpa, non ci sono però solo quelli effettuati dai padroni. Sarebbero diverse, spiegano, le pensioni casalinghe che accolgono troppi animali, smarrendone alcuni che poi finiscono in canile. Oppure, ancora, i cuccioli abbandonati nelle campagne, che incrementano il randagismo. Serve allora una maggior diffusione della cultura del rispetto e del benessere dell’animale, troppo spesso ancora considerato alla stregua di un oggetto. Una condizione che esplode in particolare durante l’estate, periodo di ferie, nonostante sia ormai praticamente generalizzata l’accoglienza degli amici a 4 zampe tanto nelle strutture alberghiere che in spiagge e mezzi di trasporto.
Al riguardo, nei giorni scorsi, con l’approssimarsi del periodo clou delle vacanze estive, Enpa ha pubblicato anche un vademecum per ricordare alcune attività fondamentali da svolgere per una vacanza serena, ancor prima di partire, da parte dei padroni di uno degli oltre 65 milioni di animali domestici presenti nelle nostre case, di cui oltre 20 milioni sono cani e gatti. Dalla verifica dei regolamenti delle strutture che ci ospiteranno alle attrezzature messe a disposizione dalle spiagge, dai documenti dell’animale da non dimenticare a casa alla prevenzione contro parassiti interni ed esterni, da ciotole (si consiglia di portarne 3) e altre dotazioni standard ai numeri utili, l’elenco per chi parte (specie verso l’estero) è lungo e articolato. Ma non mancano i consigli, a partire dalla scelta delle strutture, per chi decide di lasciare il proprio pet a casa.
Alberto Minazzi