Società +

Confusione mentale mattutina? Ecco come si sveglia il cervello

Confusione mentale mattutina? Ecco come si sveglia il cervello

Il processo di risveglio avverrebbe in modo asincrono nelle varie regioni cerebrali. Ma rimane sconosciuta la natura precisa di questi cambiamenti

A tutti noi è sicuramente capitato di svegliarsi al mattino in una sorta di intorpidimento mentale che non si riesce bene a spiegare. Una sensazione che, tuttavia, presto potrebbe forse diventare un ricordo del passato. E questo grazie ai risultati di un nuovo studio internazionale che ha svelato i meccanismi precisi attraverso cui il nostro cervello emerge dal sonno. Il lavoro, pubblicato su Current Biology, offre indizi preziosi per comprendere e gestire la “sleep inertia”, termine scientifico per descrivere il senso di stordimento che molte persone avvertono quando spengono la sveglia.

Svegliarsi non è il procedimento inverso di addormentarsi

Se siamo soliti pensare che il risveglio al mattino sia il processo inverso dell’addormentarsi, lo studio rivela che non è esattamente così. Le registrazioni cerebrali hanno mostrato infatti che la coscienza segue un percorso ordinato e prevedibile, come un’onda che si propaga dalla parte anteriore a quella posteriore del cervello, mentre addormentarsi sembra essere meno lineare e più graduale. Le prime regioni a riattivarsi sono quelle situate nella parte frontale della testa, responsabili delle funzioni esecutive e del processo decisionale, mentre l’ultima area a destarsi è quella associata alla visione, collocata nella parte posteriore.

La neuroscienziata presso l’istituto olandese di neuroscienze di Amsterdam Francesca Siclari e i colleghi hanno monitorato 20 persone durante il risveglio dal sonno utilizzando 256 sensori sul cuoio capelluto. Alcuni risvegli erano spontanei, in altri casi provocati da un allarme e hanno permesso di mappare con estrema precisione l’attivazione delle diverse aree cerebrali.

La firma neurologica quando si risveglia il cervello

Il cervello completamente sveglio presenta uno schema caratteristico di attività elettrica registrato dai sensori sul cuoio capelluto, come una linea frastagliata composta da piccoli picchi e valli ravvicinati. Durante la maggior parte delle fasi del sonno “non rem”, che vanno dal sonno più leggero a quello profondo, i picchi risultano più elevati. Gli scienziati già sapevano che la firma neurologica del risveglio si manifesta in momenti diversi nelle varie regioni cerebrali ma finora le tecniche di imaging tradizionale non permettevano di esplorarla con la precisione temporale necessaria. I risultati ai quali ha portato lo studio aprono a una maggiore comprensione delle dinamiche del risveglio. E la loro comprensione potrebbe portare allo sviluppo di tecniche o dispositivi in grado di facilitare una transizione più rapida ed efficace dal sonno alla veglia, riducendo appunto quel senso di disorientamento che spesso caratterizza i primi momenti della giornata.

La mappatura del processo

Il risveglio dal sonno comprende una serie di cambiamenti notevoli. In breve tempo le persone riacquistano la coscienza della veglia, si riorientano nel tempo e si riconnettono con l’ambiente circostante, diventando pronte a interagire nuovamente con il mondo. Per indagare il processo di risveglio in condizioni naturalistiche sono stati prima analizzati i risvegli spontanei che si sono verificati in diversi momenti della notte e delle fasi del sonno, successivamente quelli provocati dal suono di un allarme in notti diverse e poi gli stessi partecipanti hanno dato valutazioni soggettive della loro sonnolenza. In questo modo gli scienziati sono stati in grado di delineare una firma nell’elettroencefalografia umana Eeg del processo di risveglio che progrediva lungo un gradiente spaziale coerente dalle aree fronto-centrali a quelle occipitali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Tag:  ricerca