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Università: Padova ancora al top tra i grandi atenei italiani

Università: Padova ancora al top tra i grandi atenei italiani
Palazzo Bo, sede dell'Università di Padova

La Luiss di Roma guida tra le università private. Censis registra un aumento delle immatricolazioni del +5,3% nell’anno accademico 2024/2025, con un boom di iscritti in Centro Italia

Come ogni anno, anche per il 2025, il Censis, l’Istituto di ricerca socio-economica italiano fondato nel 1964, ha stilato la classifica delle migliori università italiane statali e non statali. Da Nord a Sud della penisola, in base a strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio, livello di internazionalizzazione, comunicazione e occupabilità, è stato così svelato quali sono gli atenei in crescita per numero di iscritti, sia per quanto riguarda le facoltà che gli studenti hanno deciso di frequentare dopo la maturità.

Boom di immatricolazioni

Dalla ricerca, consultabile nel sito www.censis.it, è innanzitutto emerso che è in crescita l’interesse da parte dei giovani a proseguire gli studi: i dati provvisori dell’Anagrafe nazionale degli studenti registrano un +5,3% delle immatricolazioni nell’anno accademico 2024/2025.

Studenti Iuav a Venezia – Ph.© Laboratorio Fotografico Iuav

A livello territoriale sono gli atenei delle regioni centrali a registrare l’aumento più rilevante di immatricolati +14%, seguiti da quelli meridionali +6,1%, mentre al Nord la percentuale è decisamente inferiore e raggiunge solo +2% nel nord-Est e -0,9% z Nord-Ovest. Al primo posto nelle scelte della facoltà c’è l’area disciplinare Giuridica, economica e sociale con il 35,4% delle immatricolazioni, grazie soprattutto ai corsi di laurea in Economia con il 43,1%delle nuove iscrizioni. Seconda l’area delle discipline Stem, terza quella Sanitaria e agro-veterinaria.

I migliori mega atenei italiani: Padova in top position, Pisa supera Roma

La classifica Censis sviluppa quindi l’analisi delle migliori università italiane suddividendole in 4 categorie: “mega” con oltre 40 mila iscritti; “grandi“, da 20 mila a 40 mila; “medi“, fino a 20 mila; “piccoli” (fino a 10 mila). Si tratta di un’analisi articolata che tiene di molteplici aspetti, anche del ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali.

Alma Mater Studiorum @Università di Bologna

Guardando alle posizioni conquistate dagli atenei statali “mega”, a occupare il primo posto è ancora l’Università di Padova, con un complessivo punteggio di 90,3; al secondo c’è l’Università di Bologna con 87,7 punti. Terza l’Università di Pisa che, scalando 3 posizioni, supera La Sapienza di Roma, ora al quarto posto ex aequo con l’Università Statale di Milano, che rispetto allo scorso anno guadagna una posizione. L’Università di Firenze passa dall’ottava alla quinta posizione; seguono quella di Torino e di Palermo, mentre si segnala il ritorno tra i mega atenei dell’Università di Bari, in penultima posizione. A chiudere la classifica, l’Università di Napoli Federico II.

università
Università La Sapienza Roma

Quali sono le migliori grandi e medie università?

Al vertice dei grandi atenei statali che contano da 20 mila a 40 mila iscritti rimane l’Università della Calabria. Confermato anche il secondo posto dell’Università di Pavia, mentre si posiziona terza quella di Perugia. Seguono le Università di Parma e Cagliari. Guardando ai medi atenei (da 10 mila a 20 mila iscritti) è l’Università di Trento a guidare la classifica, seguita come lo scorso anno dall’Università di Udine e quella Politecnica delle Marche, avanzata di 2 posizioni. Seguono l’Università di Siena, anch’essa in scalata di 2 posti, e l’Università di Sassari, che invece scende, poi Trieste (che guadagna 2 posizioni) e Ca’ Foscari di Venezia.

Transizione ecologica
L’Università Ca’ Foscari di Venezia

L’ateneo del capoluogo veneto nell’edizione 2025 della classifica Censis si distingue come migliore d’Italia per i corsi di laurea triennale in Ingegneria industriale e dell’informazione e nel gruppo letterario-umanistico. Non solo: Ca’ Foscari, con un punteggio di 101, si qualifica come il secondo ateneo di medie dimensioni più internazionale d’Italia. New entry l’Università di Napoli L’Orientale, lo scorso anno tra i piccoli atenei.

Il resto della classifica Censis

I piccoli atenei statali con fino a 10 mila iscritti vedono rispettivamente al primo, secondo e terzo posto l’Università di Camerino, riconfermata, quella di Cassino, che scala 2 posizioni,  e l’Università della Tuscia, che retrocede dalla seconda alla terza posizione. Per quanto riguarda i politecnici in vetta c’è il Politecnico di Milano anche quest’anno, seguito da quello di Torino e, terzo, lo Iuav di Venezia. Tra gli atenei grandi non statali, infine, a confermare il primo posto è la Luiss di Roma, davanti alle milanesi Università Bocconi e Università Cattolica. Tra i medi primeggia la Lumsa mentre tra i piccoli fino a 5 mila iscritti la Libera Università di Bolzano.

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