L’iniziativa, finanziata dal Rotary Club, ha visto la realizzazione di un modello tridimensionale del celebre monumento veneziano per permettere a non vedenti, ipovedenti e sordi di poterla visitare
Ci sono voluti circa sei mesi di lavoro, tra modellazione 3D avanzata e fase di prototipazione, per realizzare l’opera, ma alla fine il risultato è stato appagante e presto anche ipovedenti, non vedenti e sordi potranno visitare la Basilica di San Marco. Sarà possibile grazie a una versione tridimensionale che sarà collocata nella Sala del Museo Marciano per diventare un importante strumento di conoscenza utilizzabile da persone con disabilità visive e non solo.
L’iniziativa è stata voluta dalla sezione veneziana del Rotary Club in collaborazione con la Procuratoria di San Marco e Venice in Peril fund che ha commissionato la riproduzione della Basilica a Fablab Venezia, lo spazio per l’innovazione e la sperimentazione dove fare ricerca applicata sui temi della fabbricazione digitale, operativo da diversi anni sul territorio veneziano.
La nuova Basilica tattile
In centro storico di Venezia già alcune chiese sono dotate di pannelli multisensoriali per ipovedenti, non vedenti e sordi – ma anche fruibili da persone anziane o dislessiche – comprendenti disegni tattili, scritte anche in Braille e una guida audio-video.
“Questo lavoro guarda oltre e rappresenta una sfida – spiega Andrea Boscolo socio co-fondatore di Fablab e di Prossimi Impresa Sociale ETS – perché si tratta di un modello fisico dell’edificio prodotto a stampa 3D. Il lavoro è stato presentato al Chiostro di Santa Apollonia in occasione dei cento anni del Rotary di Venezia, a breve sarà collocato e si potrà utilizzare. E’ nato da altri lavori fatti con il Rotary e dalla volontà del proto di san Marco Mario Piana di dotare la Basilica di un modello preciso per la fruizione tattile. Siamo molto soddisfatti del risultato”.
Il modello tridimensionale
Il monumento tridimensionale è stato realizzato dopo una fase di scansione, quindi il modello digitale, in circa sei mesi di lavoro tra modellazione 3D avanzata e fase di prototipazione e successiva stampa industriale. Fablab aveva anche in carico l’assemblaggio dei componenti, la stuccatura e la finitura e protezione del modello per prepararlo al suo compito con dei cicli di verniciatura e protezione adatti. Il modello tridimensionale della Basilica si è sviluppato in stretta collaborazione con l’Ufficio Tecnico della Procuratoria partendo dal rilievo a laser-scanner a suo tempo commissionato al politecnico di Milano/Polo Universitario di Mantova.
Verso un patrimonio culturale sempre più fruibile
Al modello tridimensionale si affianca un supporto audio che fornisce informazioni utili alla comprensione di quanto si sta esplorando. Nel corso della visita tattile, grazie a sensori di attivazione a contatto si avvia con QR code il parlato che racconta la Basilica. Un ulteriore supporto video è accompagnato dalle traduzioni nella lingua dei segni.
“La consulenza dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione di Venezia – precisa Andrea Boscolo – è stata determinante per mettere a punto le forme e restituire nella maniera più adeguata possibile le complessità della Basilica di San Marco, mentre Prossimi Impresa Sociale ETS ha supportato nella messa a punto dell’allestimento e delle targhe multilingue. Il mio obiettivo, dopo la Basilica di san Marco, guarda alla realizzazione di uguali modelli della Basilica di San Pietro a Roma e di Santa Sofia a Istanbul”. Il Rotary, da parte sua, già da diversi anni ha avviato a Venezia un’attività per promuovere l’accessibilità a tutti delle opere artistiche.
Silvia Bolognini