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Dai mozziconi ai posacenere: il riciclo che chiude il cerchio

Dai mozziconi ai posacenere: il riciclo che chiude il cerchio

L’idea di una start-up trentina rivoluziona il concetto di rifiuto urbano e approda all’aeroporto di Cagliari, primo in Europa con un sistema integrato per il recupero delle cicche

La chiusura del cerchio non potrebbe essere più perfetta: ricavare dai filtri delle sigarette fumate la “materia prima seconda” con cui realizzare posacenere in plastica riciclata in cui raccogliere altri mozziconi e alimentare così un percorso virtuoso, tanto per l’economia che per l’ambiente.
Perché il progetto Re-Cig, lanciato da una start-up trentina e ora arrivato anche all’aeroporto di Cagliari con i due “Smokers Point” in cui tutti i fumatori in viaggio saranno invitati a conferire i propri rifiuti specifici, dà una risposta a un problema di inquinamento più serio di quanto si possa pensare.

L’inquinamento da mozziconi di sigaretta

L’impatto sull’ambiente e sulla salute umana derivante dai mozziconi di sigaretta è evidenziato in primo luogo dal fatto che questi rifiuti, dicono importanti enti come l’Organizzazione Mondiale della Sanità o l’Enea, tra le sostanze chimiche presenti al loro interno ne contengono oltre 200 di tossiche, tra cui almeno 70 cancerogene. E la diffusione del problema è preoccupante: si stima che siano circa 850 mila le tonnellate di mozziconi abbandonate in modo irresponsabile in tutto il mondo, di cui oltre 13 mila solo in Italia. Non a caso, circa il 40% dei rifiuti presenti nel Mediterraneo (perché basta gettare la sigaretta finita per terra per far sì che, trasportata da vento e pioggia, finisca la sua corsa in mare) è composto da scarti di questa natura, riconosciuti come vero e proprio rifiuto con una delibera dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali dal luglio 2019. Si tratta per di più di un rifiuto che produce a lungo i suoi effetti nocivi, visto che servono da 2 a 12 anni perché il mozzicone si degradi in natura, continuando nel frattempo a rilasciare micro e nanoplastiche.

smokers point

Dall’inquinamento al riciclo

A comporre i filtri delle sigarette sono infatti materiali plastici, a partire dall’acetato di cellulosa, rendendo dunque necessario uno smaltimento differenziato, che rende oltretutto possibile il riciclo e l’impiego dei materiali ricavati dal trattamento in lavorazioni termoplastiche. Gli addetti di Re-Cig, azienda fondata nel 2016, si occupano dunque, a partire dalla raccolta, di garantire tutte le fasi (setacciatura, pre-lavaggio, lavaggio, essicazione e miscelazione termica) che, all’insegna di una vera e propria economia circolare, portano al recupero dei mozziconi. Finora ne sono stati raccolti oltre 10 milioni, pari a più di 3 mila kg, nei 4.200 “Smokers Point” presenti su tutto il territorio nazionale, grazie anche alla collaborazione con 400 aziende e 80 Amministrazioni pubbliche. Una montagna di “cicche” che, al termine del processo validato e brevettato in collaborazione con l’Università di Trento e applicato negli impianti di Civezzano, si trasforma in materia prima seconda, con cui produrre svariati oggetti come accessori per l’abbigliamento, bottoni, cerniere, manici per ombrelli, montature per occhiali, pellicole, tessuti sintetici, componenti industriali o posacenere.

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@RE-CIG

Gli Smokers Point e l’aeroporto di Cagliari

Al centro della raccolta periodica dei mozziconi, riferita poi attraverso costanti report dei conferimenti, sono le installazioni chiamate “Smokers Point”. Si tratta di posacenere che vanno considerati, al tempo stesso, anche oggetti di design, realizzati con materiale di alta qualità e in conformità alle normative vigenti per la gestione dei residui di prodotti da fumo, per garantirne sicurezza ed efficienza. Permettono di creare spazi dedicati per la raccolta dei mozziconi, come i 2 che ora sono stati realizzati all’esterno dell’area arrivi e partenze dell’aeroporto di Cagliari Elmas, facilmente individuabili grazie all’apposita segnaletica. Il design dei posaceneri è stato in questo caso personalizzato con trame e colori dell’Albero della Vita, cioè il murale dell’artista Jorghe che accoglie i passeggeri all’ingresso dell’aerostazione. E lo scalo sardo è così diventato il primo in Europa ad aver adottato un sistema completo e strutturato per il riciclo dei mozziconi di sigaretta.

Alberto Minazzi

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