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Vacanze più care e truffe in agguato: 1 italiano su 5 resta a casa

Vacanze più care e truffe in agguato: 1 italiano su 5 resta a casa

I rincari frenano le partenze: cala la spesa media, si riducono i giorni fuori casa e l’82% resta entro i confini nazionali. Aumentano i raggiri sul web: prenotazioni nel mirino dei truffatori

Sole e temperature elevate spingono sempre più italiani a lasciare le città per cercare refrigerio e relax tra mare e montagna.
Ma anche quest’anno le vacanze estive saranno più care: secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i rincari rispetto al 2024 saranno del +2,5% per le località balneari, del +2,2% per quelle montane e addirittura del +6,2% per le crociere. Così, come rivela l’Osservatorio Findomestic, il 18% degli italiani ha scelto di rinunciare alla partenza.
Intanto, a complicare ulteriormente la stagione, si registra un boom di truffe online legate alle prenotazioni: un fenomeno in preoccupante crescita che ha colpito fino a maggio numerose persone.

Vacanze brevi entro i confini nazionali e spesa media ridotta

Chi non intende rimanere a casa invece fa le valige ma riduce la durata del periodo di relax.
Il 43% infatti si concederà una settimana di ferie, il 27% solo qualche fine settimana o pochi giorni, il 22% una pausa di 10-15 giorni e solo l’8% potrà permettersi un soggiorno superiore alle due settimane.
Anche la spesa media per famiglia è diminuita: per il 2025 si attesta su 1.594 euro contro i 1.785 del 2024.
Per i nuclei composti da quattro o più persone è passata da 1.923 a 1.740.
Si rimane in città nel 21% dei casi per l’aumento dei prezzi, nel 39% per la diminuzione del reddito familiare, nel 21% per spese impreviste.

Per i fortunati che potranno andare in vacanza, dal monitoraggio dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori è confermata anche per l’estate 2025 la tendenza a rimanere entro i confini nazionali: ben l’82% degli italiani resterà infatti in Italia, anche in considerazione dei costi esorbitanti dei voli. E non solo. Dal 2021 a oggi hotel e ristoranti hanno registrato rincari rispettivamente del 56% e 18%.
Una maggiorazione del +2% anche per autostrada e pedaggi su una tratta medio-breve e l’aumento del costo del carburante legato alle tensioni in Medio Oriente chiudono il cerchio.

Attenzione alle truffe nel prenotare la vacanza

Non solo crescono i prezzi ma anche i siti web ingannevoli. E, con loro, le truffe.
Lo segnalano gli esperti di Check Point Sotware Technologies: su oltre 39 mila nuovi domini monitorati, ne hanno registrato 1 su 21 malevolo. Lo scorso anno il rapporto era di 1 su 33.
Si tratta di siti utilizzati per truffare chi prenota una vacanza online convinto di operare nei siti ufficiali e noti legati al turismo.
Fino a maggio 2025, le truffe di questo tipo sono risultate già il 55% in più rispetto al 2024.
In sostanza chi vuole prenotare una vacanza si vede inviare un messaggio o una mail che sembrano generati dai siti ufficiali, che segnala un problema nell’operazione di pagamento. L’utente viene dunque invitato a compilare nuovamente i propri dati seguendo il nuovo percorso suggerito dal link che conduce al nuovo sito, in tutto e per tutto identico al primo ma con un’URL leggermente diversa.
E’ fatta. Presi nella rete.
Le truffe prendono di mira gli stessi host per le login d’accesso.
L’invito è quindi di fare molta attenzione: è bene verificare attentamente gli URL, utilizzare l’autenticazione a più fattori e ricorrere a VPN e software di sicurezza per proteggere dispositivi e dati.

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