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Un “Gatto” porta Disney-Pixar a Venezia

Un “Gatto” porta Disney-Pixar a Venezia
Un'anticipazione del film "Gatto" (ph. @Pixar su "X")

Punta ancora sull’Italia il nuovo film del colosso dell’animazione, che ne ha annunciato l’uscita nel 2027

Nel 1970, la Disney fece uscire il film di animazione “Gli Aristogatti”, arrivato poi nelle sale italiane il 13 novembre dell’anno successivo, che ha divertito generazioni di bambini (e non solo). Nel corso di questi 55 anni, esattamente nel 2006, il colosso americano del settore ha acquisito la Pixar, leader del settore dell’animazione digitale, segnando una svolta proprio verso l’impiego delle moderne tecnologie per la realizzazione delle sue pellicole. Adesso, in linea con le nuove tendenze del mercato, la direzione intrapresa da Disney Pixar è quella di puntare su un tratto più classico dei disegni.

Un nuovo “Gatto” nella storia dell’animazione

In questo contesto, quasi a chiusura del cerchio, il primo titolo annunciato dalla major californiana per il 2027, 32° lungometraggio della storia di Pixar, è proprio “Gatto”. Questo animale torna dunque protagonista di una pellicola di animazione. Pixar, per esempio, disegnò il gatto Sox per il film “Lightyear” o Machiavelli in “Luca”. E, uscendo dall’universo disneyano, non si può non ricordare il protagonista de “La gabbianella e il gatto”, film di Enzo D’Alò ispirato alla storia scritta da Luis Sepulveda. Ma, facendo un passo indietro e tornando agli Aristogatti, a differenza dei già citati predecessori di oltre mezzo secolo fa l’ambientazione in cui si muoverà il nuovo protagonsta a quattro zampe non sarà parigina, bensì in un’altra città altrettanto affascinante: Venezia.

Disney Pixar e l’Italia

La realizzazione e la produzione della pellicola è attualmente in corso, anche perché il calendario di Disney Pixar prevede per il 2026 l’uscita di “Hopper” e “Toy Story 5”, mentre la data di uscita nelle sale di questo film dovrebbe essere esattamente il 18 giugno 2027. “Gatto” conferma in ogni caso la recente tendenza di Disney Pixar di guardare con maggiore attenzione al nostro Paese. L’esempio più famoso è “Luca”, uscito nel 2021 e poi candidato all’Oscar, ambientato nella Riviera italiana, più esattamente le liguri Cinque Terre. E c’è un nesso forte tra “Luca” e “Gatto”. La realizzazione della nuova animazione è infatti stata ancora affidata al cineasta classe 1971 Enrico Casarosa, genovese di nascita ma ora trasferitosi negli Stati Uniti.

Venezia e i gatti

Così come non è legata solo alla bellezza dei luoghi la scelta del capoluogo lagunare per ambientarvi una storia incentrata su un gatto. Il legame tra Venezia e questi felini è infatti radicato nei secoli. Già nel primo millennio, l’animale fu introdotto dall’Oriente in città allo scopo di combattere i ratti, numerosi in una città d’acqua, e proteggere così le merci, tanto più considerando che Venezia era tra le realtà più vivaci del commercio internazionale dell’epoca. In ogni caso ancor oggi, pur essendo diminuiti di numero, i gatti continuano a rappresentare uno degli aspetti più caratteristici e peculiari nel contesto non solo faunistico del centro storico veneziano.

Il “Gatto” veneziano della Disney

Il protagonista del nuovo film, che manterrà il titolo italiano anche all’estero, è un gatto nero, tecnicamente realizzato con un mix di computer grafica e disegni dipinti a mano, realismo e stilizzazione. Chiamato semplicemente “Nero”, il gatto che si muoverà sullo schermo tra calli e canali veneziani sarà appassionato di musica e caratterizzato da un carattere irrequieto (il direttore creativo Pixar, Pete Docter, in occasione dell’annuncio al Festival internazione dell’animazione di Annecy, in Francia lo ha definito “scarruffato e adorabile”). E questo lo porterà a confrontarsi con situazioni più grandi di lui. Pixar ha diffuso anche una brevissima prima sinossi del film, in cui si spiega come “indebitato con un boss mafioso felino, Nero si ritrova costretto a stringere un’amicizia inaspettata che potrebbe finalmente condurlo al suo scopo”.

I temi del film e l’importanza dell’ambientazione

I temi esplorati dalla sceneggiatura originale, in cui non manca un pizzico di mistero, saranno dunque principalmente quelli del debito, della redenzione (il “viaggio” di Nero lo porterà a scoprire anche il vero senso della sua vita) e della fiducia (l’amica che si affiancherà al gatto è una ragazzina), insieme al senso di appartenenza e al superamento dei pregiudizi, visto che “Nero” è vittima dell’isolamento legato alla diffusa superstizione sui gatti del suo colore. Ma, come si può cogliere anche dall’immagine promozionale diffusa sui profili social ufficiali, particolare attenzione sarà riservata anche alle ambientazioni, cercando di trasmettere l’atmosfera che si respira nel cuore della città lagunare. Questa verrà rappresentata con una stilizzazione grafica “da quadro”, in linea con le sue suggestioni artistiche, facendone, a tutti gli effetti un “personaggio” a sé stante.

Alberto Minazzi

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Tag:  cinema, Venezia