Un nuovo studio collega obesità, diabete di tipo 2 e dieta occidentale all’incremento di neoplasie precoci. Gli esperti invocano linee guida di prevenzione mirate
Pasti pronti, snack e dolci confezionati, prodotti industriali e bevande zuccherate: sono all’ordine del giorno nella nostra dieta. Pratici per una pausa pranzo veloce, uno spuntino o una merenda, vengono consumati con frequenza.
Sono i cosiddetti cibi ultra trasformati, vale a dire quelli che hanno subito diverse lavorazioni industriali e che sono ora al centro dell’attenzione dei medici.
Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Review Endocrinology, questi alimenti, che rappresentano più della metà delle calorie che si assumono con la dieta in diversi Paesi alto reddito, compresi gli Stati Uniti, sono collegati all’ aumento dei casi di cancro al colon tra i giovani.
Lo studio mette in allerta
Non solo. È stato rilevato che con l’assunzione di questi alimenti ultra processati cresce anche l’incidenza di malattie metaboliche, i particolare obesità e diabete Mellito di tipo 2 .
Queste due condizioni possono contribuire allo sviluppo del cancro al colon-retto attraverso la resistenza all’insulina e/o l’iperinsulinemia, l’infiammazione cronica e l’alterazione del microbioma intestinale, che creano un ambiente favorevole alla carcinogenesi del colon. Come spiega lo studio, proprio i cibi molto processati sono uno dei principali fattori alla base della crescita di casi di questa tipologia di tumore tra i giovani. Secondo i ricercatori il dito va puntato contro le diete occidentali che aumentano le possibilità che si sviluppi in quanto ricche di questi cibi, zuccheri raffinati e grassi saturi.
I numeri della malattia
Il cancro del colon-retto è una delle più comuni neoplasie maligne e la seconda causa di morte per cancro a livello mondiale. L’esordio precoce in età sotto i 50 anni ha avuto un significativo incremento di incidenza a partire dagli anni ’90 negli Stati Uniti e altri 8 Paesi ad alto reddito. Nonostante siano documentati i legami tra disfunzione metabolica e sviluppo della malattia , riguardo al preciso ruolo degli alimenti ultra processati sono necessari ulteriori approfondimenti in materia. Uno dei più grandi studi oncologici a livello globale, il Global Burden Disease pubblicato su BMJ Oncology che in 205 Paesi ha preso in esame la diagnosi di cancro tra le persone sotto i 50 anno, ha lanciato l’allarme. È stato infatti evidenziato che l’incidenza di tumori a esordio precoce è cresciuta del 79,1% tra il 1990 e il 2019.
L’invito alla prevenzione
Le evidenze scientifiche mostrano una relazione tra obesità e diabete di tipo 2 con il cancro al colon nei giovani adulti.
Sulla base di questo, l’invito dei ricercatori è di rivedere le linee guida sulla prevenzione, attualmente ancora poco orientate verso i giovani adulti ad alto rischio. Come aiutarsi a prevenire nei casi di obesità diabete di tipo 2?
Gli esperti suggeriscono programmi dietetici personalizzati, attività fisica e l’assunzione di nuovi farmaci per la perdita di peso e il controllo della glicemia che possono ridurre il rischio di insorgenza precoce della neoplasia.